Ganna e Longo Borghini si confermano ai Tricolori crono. Under: sorpresa Piganzoli

ciclismo tricolori crono

Filippo Ganna riconquista la maglia di campione italiano della crono, quella che aveva ceduto lo scorso anno a Matteo Sobrero. Il campione del mondo ha preceduto Mattia Cattaneo ed Edoardo Affini. Il piemontese della Ineos Grenadiers era passato in testa già al punto di rilevamento intermedio ed ha via via aumentato il suo vantaggio sul bergamasco della Quick Step Alpha Vynil e sul mantovano della Jumbo Visma.

Al quarto posto ha chiuso il campione italiano uscente Matteo Sobrero, penalizzato – lui di corporatura esile – rispetto ai rivali su un percorso per specialisti potenti. A chiudere la top five il giovane Filippo Baroncini della Trek Segafredo.

DONNE. Un dominio che continua, quello di Elisa Longo Borghini nel campionato italiano crono. La piemontese della Trek Segafredo si è riconfermata campionessa italiana a San Giovanni al Natisone (Ud), conquistando il terzo titolo consecutivo, il sesto in carriera nella specialità contro il tempo, ai quali vanno aggiunti tre in linea.

Longo Borghini ha messo le cose in chiaro sin dalla prima metà della prova ed ha continuato a far crescere il proprio vantaggio fino al traguardo. Alle sue spalle Vittoria Guazzini e Marta Cavalli, entrambe della FDJ Suez, che erano in gara con la maglia delle Fiamme Oro, come del resto la vincitrice.

UNDER 23. Dopo essere stato il miglior italiano al Giro d’Italia U23, Davide Piganzoli conquista la maglia di campione italiano della cronometro vincendo per poco più di 5 secondi Matteo Montefiori della #InEmiliaRomagna, che era passato in testa di mezzo secondo all’intertempo. Sul terzo gradino del podio è salito Bryan Olivo del Cycling Team Friuli.

Il valtellinese della Eolo Kometa, vincitore quest’anno della Vuelta a Bidasoa in Spagna, ha percorso i 35,6 km del tracciato di San Giovanni Natisone (Udine) in 44.03″. Onore a lui e ai 13 corridori che hanno affrontato la sfida, ma non possiamo non condannare la scarsa partecipazione all’appuntamento tricolore e l’assenza di tante tra le migliori formazioni del panorama ciclistico nazionale. Ognuna di loro certamente avrà avuto le sue buone motivazioni, ma a nostro parere – e lo avevamo sottolineato con forza anche quando accadde la stessa cosa tra i professionisti a Bogogno qualche anno fa – il campionato italiano (e chi lo organizza) merita più rispetto.

Articolo a cura di Tuttobiciweb.it

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