Gavirate, Ascom ribadisce il no al centro commerciale e chiede la sospensione

Gavirate strutture commerciali
L'area di via Gerli Arioli a Gavirate dove sono previsti i nuovi insediamenti commerciali

GAVIRATE – Da mesi Ascom Varese si opponeva al progetto del centro commerciale di via Gerli Arioli a Gavirate e ora chiede ufficialmente al comune di sospendere il piano attuativo: la richiesta è questa volta sostenuta anche da due pareri favorevoli di Regione Lombardia che hanno confermato che «l’intervento sarà un’unica struttura unitaria che supera i metri previsti per la media distribuzione».

Regione dà ragione ad Ascom

Confcommercio Ascom Varese aveva già espresso lo scorso novembre i dubbi relativi al progetto di creazione di un parco commerciale a Gavirate, nonostante le dichiarazioni del sindaco di Gavirate, Silvana Alberio, delle stimate 160 assunzioni. Ora l’associazione è risucita a coinvolgere anche Regione Lombardia, che ha confermato i sospetti. Ecco quindi che Ascom Varese chiede ufficialmente al Comune di Gavirate di sospendere l’attuazione della delibera con la quale era stato approvato il piano attuativo commerciale AT3 di via Gerli Arioli.

«Dobbiamo tutelare gli imprenditori e anche i cittadini salvaguardando la sopravvivenza del centro storico», commenta così la decisione il vicepresidente di Ascom, Antonio Besacchi. Sempre con il supporto dell’architetto Giorgio De Wolf e dell’avvocato Antonio Chierichetti, l’associazione dei commercianti varesini, confortata dalla disponibilità della Regione, interviene a tutela degli associati e degli operatori commerciali.

Unica struttura da oltre 2 mila metri quadrati

Infatti, i consulenti tecnico legali di Ascom Varese, citando il parere regionale, sostengono che «le medie strutture di vendita previste nel progetto oggetto di tale pianificazione attuativa, in forma di aggregazione commerciale nell’ambito dello stesso comparto, sembrano proprio configurare un’unica struttura di vendita in forma unitaria e in questo caso anche di una possibile grande struttura di vendita in considerazione della dichiarata superficie di vendita di 2.344 metri quadrati in un Comune con meno di 10 mila abitanti». Infatti, la viabilità principale prevede due accessi in entrata e uscita per il comparto nel quale è prevista una viabilità interna a servizio delle varie strutture aggregate e i parcheggi risultano fruibili da tutti gli esercizi di media struttura previsti.

Le richieste di Ascom

Sono due le nuove richieste contenute nell’istanza rivolta in questi giorni da Ascom Varese all’amministrazione del sindaco Silvana Alberio. In primo luogo si chiede la sospensione dell’attuazione della deliberazione di giunta n.53 del 2021 con la quale è stato approvato il piano attuativo AT3 che prevede un «rilevante insediamento configurante un parco commerciale ai sensi della vigente normativa». Sospendendo la delibera ci sarebbe quindi l’occasione di svolgere, a bocce ferme, un positivo riesame degli atti consultivi della Regione, emessi a dicembre e a marzo proprio in risposta alle specifiche istanze di Ascom.

Da qui la seconda richiesta di convocare un’apposita conferenza di servizi istruttoria funzionale a un tale riesame che valuti in particolare gli autorevoli richiami e la disponibilità a un confronto espressamente dichiarata da Regione Lombardia, «confidando quindi nell’apertura di un dialogo costruttivo con l’amministrazione comunale non solo nell’interesse del commercio, ma anche nell’interesse generale e nel rispetto di quanto stabilisce il Piano di governo del territorio. L’obiettivo generale – rimarca il vicepresidente di Ascom Antonio Besacchi – è arrivare a una pianificazione​ urbanistica equilibrata e in armonia con l’assetto del territorio e delle diverse tipologie di vendita al dettaglio, con particolare attenzione alla tutela e alla valorizzazione del commercio di vicinato e dei servizi».

I punti in questione

L’oggetto della richiesta di riesame sono le tre nuove medie strutture di vendita, previste dal piano attuativo in via Gerli Arioli, per un totale di 2.344 metri, oltre i 483 metri di ristorazione. Secondo Ascom non si tratta di tre lotti distinti, ma di una forma di aggregazione commerciale configurante un’unica struttura di vendita in forma unitaria nell’ambito dello stesso comparto, che supera quindi come tale i metri previsti per la media distribuzione. Oltre a tale criticità riguardante le tipologie commerciali ammesse esiste anche, come già rilevato da Ascom nelle proprie osservazioni, la convinzione che il nuovo grande insediamento commerciale previsto non sia affatto un intervento strategico che possa contribuire davvero alla riqualificazione del vicino centro di Gavirate così come invece il Pgt prevede che debba essere.

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