Gazzada dà l’ultimo saluto a Cendaroni, primo tifoso del Varese e uomo di sport

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VARESE – Tanta gente per rendere l’ultimo saluto a Diego Cendaroni, anima del calcio varesino e più in generale del mondo dello sport e del ciclismo. Al funerale erano presenti una delegazione della società Ciclistica Alfredo Binda, guidata dal vicepresidente Roberto Casnati, i volontari della croce rossa, i vessilli della Pro loco e dell’Avis di Gazzada. Cendaroni, infatti, era impegnato anche nel campo del volontariato. Il funerale ed è stato celebrato da monsignor Peppino Maffi.

Uomo di sport

Si sono svolti oggi pomeriggio (martedì 1 giugno), nella chiesa parrocchiale della Santa Croce, i funerali di Diego Cendaroni. Figura di rilievo dello sport varesino negli ultimi decenni del secolo scorso, Cendaroni, da alcuni anni affetto dal morbo di Parkinson, si è spento domenica scorsa, all’età di 88 anni, nella casa della figlia Marinella a Cazzago Brabbia.

Marchigiano di origine, si era trasferito giovanissimo, con la famiglia, in provincia di Varese per sfuggire ai pericoli dei bombardamenti della guerra. In gioventù, Diego praticò il pugilato. Dalla boxe imparò ad affrontare la vita con la grinta di un leone. Operaio metalmeccanico, negli anni Settanta, alla guida del club “Giovani biancorossi” di Gazzada era il leader della tifoseria varesina nella curva Nord dello stadio “Franco Ossola” di Masnago. Con la sua inconfondibile voce baritonale era sempre il primo ad intonare i cori di incitamento rivolti ai giocatori del mister Peo Maroso.

Primo tifoso e amante del ciclismo

Una passione e un tifo convinto espressi con vigore senza mai, però, scadere in manifestazioni di violenza. La sua, era vera e genuina passione sportiva dalla quale, qualche anno più tardi, nacque la straordinaria avventura del gruppo sportivo Biancorossi di Gazzada. Con Aldo Ponti, Sergio Mariani e un gruppo di appassionati diede vita ad uno dei più floridi vivai del ciclismo provinciale varesino. Centinaia i bambini che, nel corso degli anni, si sono avvicinati allo sport della bicicletta vestendo la maglia biancorossa della società di Gazzada.

L’impegno nel sociale

Un’irripetibile avventura sportiva sostenuta, tra gli altri, dai fratelli Gianni e Pino Terziroli, da Ermanno Ferri, da Bruno e Danilo Restelli e da Antonio Andriolo, che ha saputo conquistare numerosi e prestigiosi traguardi anche in campo nazionale ed internazionale. Sotto la guida tecnica di Aldo Sassi e Sergio Cerutti sono cresciuti, tra gli altri, i fratelli Camillo e Alberto Passera, Gianluca Pierobon, Francesco Frattini e Stefano Zanini. Impossibile dimenticare il ruolo di Cendaroni anche nella società ciclistica “Alfredo Binda”, infaticabile coordinatore operativo al fianco dei presidenti Mario Leva e Renzo Oldani nell’organizzazione della Tre Valli Varesine.

Diego Cendaroni non sarà ricordato solo per la sua grande passione per lo sport ma, resterà indimenticabile anche il suo impegno nella comunità di Gazzada per la costituzione di un distaccamento della Croce rossa italiana e l’apertura di una sezione Avis-Aido.