Genovese parlerà in aula per spiegare la droga come movente agli stupri

milano genovese processo

MILANOParlerà nelle prossime udienze Alberto Genovese, l’ex golden boy delle Start Up, a processo con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di due giovani, nel 2020, dopo averle rese incapaci di difendersi, dando loro cocaina e ketamina. È quanto emerso oggi, 27 giugno, al termine dell’udienza per il suo processo in rito abbreviato, in Tribunale a Milano. Oggi, in aula, ha parlato la consulente della difesa, una psicologa incaricata di relazionare il Tribunale sulle sue condizioni mentali, al momento dei fatti. Fin da subito la strategia difensiva dell’imprenditore è stata quella di dimostrare che il consumo massiccio di droga abbia alterato la sua percezione della realtà e la sua personalità, rendendolo presumibilmente più aggressivo.

Genovese, che al momento si trova ai domiciliari in una clinica per il programma di disintossicazione, tramite i suoi legali ha già sollevato il vizio di mente dovuta al problema della dipendenza, quale movente alle sue azioni. Fuori di sé a causa delle droghe, secondo la difesa, avrebbe trasformato “terrazza sentimento” in un terreno di caccia che, altrimenti non sarebbe che stata la sede per feste movimentate ma senza alcun tipo di violenze ai danni di alcuna donna.

Nelle prossime udienze verrà calendarizzata la sua presenza alla sbarra.

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