Gentiloni a Varese: «Salvini rende l’Italia un Paese in cerca di guai»

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VARESE – Perché l’Italia, a differenza degli altri principali Paesi Europei, non ha mai subito un attacco terroristico? Ha provato a rispondere Paolo Gentiloni, l’ex presidente del consiglio sul palco della Festa dell’Unità della Schiranna questa sera, 26 luglio, insieme al senatore Alessandro Alfieri. «Per una buona dose di fortuna, per la capacità delle nostre forze di sicurezza, ma soprattutto per l’offerta di convivenza e accoglienza che ha garantito, seppur tra mille difetti, un minimo di coesistenza». Un’offerta che è venuta meno con l’avvento del governo gialloverde. «Salvini aumenta il tasso di odio e questo rende l’Italia un Paese in cerca di guai».

Chi semina odio non raccoglie sicurezza

Per Alfieri, la Lega va combattuta sul piano della concretezza perché «sulla pelle degli italiani Matteo Salvini preferisce la campagna elettorale permanente all’azione di governo». Secondo Gentiloni, chi semina odio non raccoglie più sicurezza: «Non si usano frasi del tipo “Tanti nemici tanto onore” se si hanno responsabilità di governo, sono frasi da lasciare nella discarica della nostra storia».

La sfiducia a Salvini

Il senatore varesino ha presentato alla Schiranna la mozione di sfiducia al titolare del Viminale per il Russiagate. «Non può continuare a fuggire», ha sottolineato Alfieri. Secondo l’ex premier è molto serio e rilevante quello che è venuto fuori finora: «C’è un signore che cena con Salvini e che il giorno dopo a una riunione chiede una tangente per la Lega. Nessuno lo ha smentito perché non si può smentire. Quando è scoppiato il caso, dopo qualche ora di incertezza il ministro dell’Interno ha scelto una linea molto chiara: all’inizio voleva scaricare Savoini, invece ora è spaventato da quello che può venire fuori e dice cose improbabili».

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