Cassano, scoperto laboratorio abusivo cinese: lavorava anche per l’alta moda

CASSANO MAGNAGO – Un laboratorio sartoriale abusivo, non registrato all’autorità, con lavoratori a nero, che produceva abiti per grandi marchi dell’alta moda: è stato scoperto lo scorso mercoledì 24 luglio a Cassano Magnago.

Lavoratori in nero

Ad annunciarlo è stato il sindaco Nicola Poliseno. L’operazione è stata portata a termine in modo congiunto dai carabinieri di Cassano Magnago e dalla polizia locale, grazie alla segnalazione di una cittadina che ha portato ad un primo sopralluogo in un’abitazione in via Bonicalza, poi rivelatosi un laboratorio gestito da cittadini cinesi. L’attività abusiva, alquanto strutturata, considerate le 17 postazioni di cucito trovate al suo interno, era un laboratorio sartoriale. Diverse le illegalità riscontrate: la prima è che non era stata fatta né la comunicazione di inizio attività né la comunicazione di cessione fabbricato dell’abitazione da parte del proprietario dell’immobile, «obbligatorio quando si affitta a cittadini extracomunitari», spiega Poliseno. Oltre quindici persone lavoravano nell’azienda, di cui 3 in nero, mentre almeno cinque risiedevano invece nell’appartamento «in cui sono stati trovati diversi posti letto in condizioni igieniche precarie». Ma la cosa peggiore, continua il sindaco, è che, esaminando i prodotti all’interno del laboratorio, sono stati trovati numerosi capi di abbigliamento, specialmente per bambini e prima infanzia, appartenenti a marchi di alta moda: «Tutto materiale originale, commissionato da multinazionali di primo livello nel settore della moda che, a quanto pare, si affidano a queste imprese illegali. Questo è l’elemento più negativo».

Lo Stato c’è

C’è molto ancora da verificare, da eventuali abusi edilizi allo smaltimento dell’immondizia, dato che non era presente nemmeno la postazione per la differenziata. Nel frattempo sono state comminate tremila euro di sanzioni, «ed è stata posta fine ad una situazione di illegalità che offende non solo il Comune di Cassano ma tutti quegli imprenditori che, anche nel settore tessile, lavorano onestamente. Ringrazio profondamente i carabinieri di Busto Arsizio guidati dal maggiore Marco D’Aleo, i carabinieri di Cassano, i nostri agenti di polizia locale e il nucleo Tutela Lavoro dei Carabinieri. Abbiamo posto fine ad un’altra situazione illegale, dimostrando che lo Stato c’è».

LEGGI ANCHE:

laboratorio abusivo cassano moda – MALPENSA24