BUSTO ARSIZIO – «Siamo già in giro da diversi mesi con “Il padre della sposa”, spettacolo teatrale giunto alla quinta o sesta replica: lo mettiamo in scena a scopo benefico per diverse associazioni. Questa volta sarò a casa, e lo farò per una realtà che conosco». A parlare è Igino Portatadino dei DiVinAttori, che sabato 25 gennaio interpreteranno, su copione di Gianfranco D’Angelo, la commedia al Teatro Sant’Anna; l’obiettivo è raccogliere fondi per le Cuffie Colorate, associazione che si occupa di sport per disabili.
L’origine delle Cuffie Colorate
«Sono vicepresidente di Anffas di Busto Arsizio e nel 1988 è nata da me l’iniziativa di creare un gruppo che si occupasse di sport per disabili: così hanno avuto origine le Cuffie Colorate, progetto dedicato a nuoto, calcio e altre discipline. Allora ero il presidente di Anffas, volli condividere questa proposta con Aias, di cui era presidente Peppino Castiglioni: fino a quest’anno i costi sono stati sostenuti alla pari da entrambe le associazioni. Aias non ha potuto però più farlo e ora è tutto a carico di Anffas: alle Cuffie ho lanciato l’idea di mettere in campo varie iniziative per coprire le spese.
La benedizione di Gianfranco d’Angelo
Lo spettacolo nasce da un’opera di Caroline Francke, diventata negli anni Cinquanta un film con Spencer Tracy e oggetto di un remake con Steve Martin negli anni Novanta. Una famiglia borghese manda la figlia a studiare in America: quando torna racconta che ha incontrato un italiano e vuole sposarsi. Io interpreterò il padre geloso, che farà di tutto perché rinunci al matrimonio: ma alla fine sarà l’unico a essere beffato, mentre lei riuscirà nel suo intento. Nei primi anni duemila Gianfranco d’Angelo ha portato a teatro questa commedia: rappresenteremo il suo copione. È stato qui a Busto Arsizio a fine 2018 per uno spettacolo. La nostra regista e scenografa, che l’aveva incontrato, l’ha invitato a una cena con noi: in quell’occasione ci ha concesso di usare il suo testo».