Giorgia Meloni sugli insulti a Busto: «Conte intervenga». Il candidato M5S si scusa

BUSTO ARSIZIO – «Un candidato del Movimento al consiglio comunale di Busto Arsizio mi ha rivolto il raffinato appellativo di “cagna”. Sarebbe questo il nuovo corso del Movimento?». Parole di Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, che invoca l’intervento del capo politico dei 5 Stelle Giuseppe Conte dopo gli epiteti che le ha rivolto sui social Mario Socrate, candidato pentastellato alle elezioni amministrative di Busto Arsizio, come sollevato dal circolo cittadino del suo partito. Nel frattempo sulla vicenda si fa vivo lo stesso protagonista degli insulti alla Meloni, Mario Socrate, che esprime le sue scuse «nel caso avessi involontariamente offeso qualcuno».

Meloni all’attacco di Conte

Si scatena una bufera politica nazionale sui post di Mario Socrate. Interviene in prima persona la leader di FdI Giorgia Meloni, attesa (forse per il 25 settembre) a Busto Arsizio per sostenere il suo sindaco Emanuele Antonelli. «Non più tardi di tre giorni fa – la nota del segretario nazionale di Fratelli d’Italia – Conte mi accusava di essere “volgare” solo per aver definito “metadone di Stato” il reddito di cittadinanza e sul suo nuovo M5S diceva: “Dobbiamo dismettere i toni aggressivi. Anche le parole fanno male, non meno delle azioni”. Oggi apprendiamo che un candidato del Movimento al consiglio comunale di Busto Arsizio mi ha rivolto il raffinato appellativo di “cagna”. Sarebbe questo il nuovo corso del Movimento? Invece di dare lezioni agli altri, il neo presidente del M5S guardi dentro casa sua perché di volgarità ne troverà tanta. Ora mi aspetto che Conte intervenga subito e condanni queste parole ignobili».

«Socrate va espulso»

In difesa di Giorgia Meloni si schiera tutto lo “stato maggiore” del partito della destra italiana. Dall’eurodeputato e capodelegazione a Bruxelles Carlo Fidanza (che era a Busto non più tardi di sabato scorso alla presentazione della lista di FdI), che afferma: «Chiediamo al leader dei 5 Stelle Giuseppe Conte di prendere le distanze dal candidato al consiglio comunale di Busto Arsizio, Mario Socrate, che sui canali social ha pesantemente offeso il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. Domani il professor Conte sarà proprio a Busto e ci auguriamo che decida di espellere Mario Socrate dal Movimento. Chi si esprime con un tale linguaggio pieno di odio e di violenza non è degno di poter rappresentare i cittadini». Fino alla coordinatrice regionale dei “Fratelli” Daniela Santanchè: «Giuseppe Conte non ha nulla da dire riguardo le gravissime, volgari e inqualificabili parole di odio rivolte a Giorgia Meloni via Facebook oggi da un candidato del suo partito alle prossime elezioni comunali di Busto Arsizio? Il suo silenzio sarebbe intollerabile». Solidarietà alla leader di Fratelli d’Italia arriva anche dall’eurodeputata di Busto, anche lei candidata in consiglio con la Lega, Isabella Tovaglieri: «Dopo anni di #MeToo e proclami sull’uguaglianza di genere e i diritti delle donne, pensavamo che certi linguaggi incivili e inaccettabili fossero parte del passato. Mi rattrista molto vedere che invece, proprio nella mia Busto Arsizio, un candidato al consiglio comunale apostrofi con parole irripetibili una leader politica. Invece che pensare al ddl Zan o a cambiare le finali degli aggettivi, forse la politica dovrebbe rispettare maggiormente le donne evitando uscite infime come questa».

Le scuse di Mario Socrate

«Chiedo scusa nel caso avessi involontariamente offeso qualcuno in qualsiasi modo – scrive il candidato del Movimento 5 Stelle Mario Socrate commentando la presa di posizione di Fratelli d’Italia – i miei post avevano il solo intento di sottolineare il fortissimo dissenso che ho nei confronti della politica gridata disprezzante verso il “diverso” che certo tipo di politica pratica abitualmente sui social».

Busto 5 Stelle prende le distanze

«Il Movimento 5 stelle di Busto Arsizio – si legge in una nota – prende le distanze da un post sbagliato nei modi e nei toni, il nostro modo di fare politica è incentrato sui temi e sulla forza delle idee. Siamo dispiaciuti che un candidato si sia espresso in modo inappropriato, e apprezziamo le scuse che ha pubblicamente postato». Sul tema interviene anche l’ex ministro dell’istruzione Lucia Azzolina: «Lo dico da donna che si è sentita, suo malgrado, rivolgere ogni inimmaginabile appellativo volgare. Non si usa il termine ”Cagna” per delineare una donna. Nemmeno se si sta politicamente agli antipodi. Bene che siano arrivate le scuse a Giorgia Meloni».

«Insulti inaccettabili» dal candidato M5S a Meloni. Appello FdI a Conte e Maggioni

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