Alluvionati legnanesi al Comune: «Basta parole, problema irrisolto da 60 anni»

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LEGNANO – Un invito perentorio agli amministratori locali a porre mano e risolvere una volta per tutte il problema degli allagamenti nel centro della città ad ogni forte acquazzone, come avvenuto ancora due settimane fa. Lo hanno rivolto i cittadini “alluvionati” di Legnano a tutti i componenti del Consiglio comunale attraverso una lettera aperta firmata dalla loro portavoce Antonietta Rebolini, che ha casa e impresa in via Ratti (nella foto, l’angolo con corso Magenta come si presentava domenica 19 settembre), una delle più colpite dalle periodiche esondazioni della rete fognaria, insufficiente a smaltire le precipitazioni piovose più intense.

Di seguito, il testo completo della lettera.

Come portavoce del Comitato Alluvionati e come testimone diretta di più di sessant’anni di esondazioni fognarie (sempre più gravi) chiarisco alcuni punti riguardo il grave problema, affinché l’attuale Consiglio comunale, tutto, maggioranza e minoranza, non si perda ancora una volta, come i numerosi predecessori, in vane parole, che non portano a nulla e i sessant’anni passati lo confermano.

Qui siamo in presenza non di uno stato di emergenza eccezionale (che la Regione Lombardia non ha mai riconosciuto) ma di uno stato di emergenza cronico, finché l’attuale gestore della rete idrica non finirà di fare sondaggi pressoché inutili e non si vanterà di aver “installato misuratori di diagnostica per verificare le cause dell’evento ed analizzarne così l’accaduto o penserà a “soluzioni di lungo periodo a monte”, dando la colpa al fiume Olona, forse non sapendo su che vetri arrampicarsi.

Consideriamo questo atteggiamento ingannevole nei confronti del Consiglio comunale, dei cittadini e in particolare degli alluvionati. È un modo per rinviare decisioni e lavori che Cap Holding dovrebbe fare: adeguare la rete idrica fognaria enormemente sottodimensionata visto quello che succede, visto la crescita della città e non ultimo l’immissione delle acque fognarie di Castellanza. Il collettore, costruito negli anni Sessanta, che scende da piazza Monumento, corso Italia, piazza San Magno, corso Magenta non può immettersi, all’angolo della via Roberto Ratti, nel canale dell’Olonella, che è molto più piccolo e riceve anche le acque di via Buozzi! Certo che poi la fognatura esonda!

Non occorre essere scienziati per comprendere tutto ciò, per comprendere che, se anche i tombini di via Alberto da Giussano sono saltati (come le volte precedenti) con presenza di 30/40 centimetri d’acqua nella via tutto sia insufficiente, tutto sia da adeguare. Idem per via Gilardelli angolo piazza Carroccio, via Berchet ecc.

Il Comitato nei mesi scorsi aveva anche dato parere fortemente negativo all’innalzamento del piano stradale in corso Magenta che avrebbe portato ancora più acqua nelle abitazioni e nelle attività… rimanendo inascoltato. Per quanto riguarda il fiume Olona, le sue acque non c’entrano in queste esondazioni fognarie tant’è che il 9 maggio di tre anni fa la portata del fiume era scarsa. Pertanto non si confonda la tracimazione dell’Olona (nel qual caso occorre sì intervenire a monte) con la fognatura che va in pressione perché inadeguata, sottodimensionata.

Il Consiglio comunale tutto, se ben sono/siamo stati chiari, se ha veramente a cuore la risoluzione di questo gravissimo problema, che mette a rischio la salute dei cittadini e la loro stessa vita, trattandosi di acque putride e violente tali da far crollare intere pareti, dovrebbe capire e far capire al gestore che deve avviare grandi progetti e grandi lavori non più rinviabili, risolutivi e seri. In caso contrario, anch’esso sarà responsabile di questa situazione come i vari Consigli comunali lo sono stati in passato.

A differenza del passato però ora la gente è oltremodo esasperata e pretende ancora di più di vedere fatti e non parole. Datevi una mossa seria e costruttiva: svegliate Cap Holding o cambiate gestore, se non è all’altezza di risolvere il problema. I cittadini pretendono che non vengano più addotte scuse e di conoscere i tempi di azione del Consiglio comunale e del gestore. Grazie.

Antonietta Rebolini

portavoce del Comitato Alluvionati di Legnano

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