Giorgetti a Golasecca parla ai “suoi”: «Autonomia oppure salta l’accordo di Governo»

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GOLASECCA – Lontano dal bagno di folla che giovedì 25 luglio ha salutato il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini, oggi, sabato 27 luglio, lo stesso campo sportivo ha accolto il numero 2 della Lega e Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti. Con lui il ministro all’Istruzione Marco Bussetti e l’onorevole e segretario provinciale della Lega a Varese Matteo Bianchi.

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La pazienza ha un limite

Giorgetti ha parlato ai “suoi”, come si dice in questi casi. Riprendendo diverse tematiche ma lanciando un messaggio chiarissimo (del resto già anticipato da Salvini stesso sempre alla festa nazionale del partito in corso a Golasecca): «La domanda che tutti vi state ponendo è: continuerà questa alleanza di governo con il M5S? – ha chiesto il sottosegretario – Chi adesso annuisce non ha capito niente – ha aggiunto – Il nostro è un lavoro che richiede tanta, tantissima pazienza. Si discute, si litiga, ci si confronta. Lega e M5S sono culturalmente diversi, nascono da differenti presupposti, hanno anche un elettorato diverso. Ma sul punto autonomia non si torna indietro: la Lega non vuole come alleato di governo il partito del no. E questo deve essere chiaro: quello dell’autonomia di Lombardia e Veneto è un punto irrinunciabile». Giorgetti fissa anche un altro punto fondamentale e segna il passaggio dal passato, il passaggio dalla Lega Nord di Umberto Bossi alla Lega di Matteo Salvini: «Non parliamo del concetto di federalismo di quando il nostro partito nacque. Qui siamo in presenza di qualcosa di diverso – ha spiegato il sottosegretario – Non è la richiesta di un partito politico. L’autonomia è stata chiesta, in linea con i principi costituzionali, dai cittadini veneti e lombardi. E’ la volontà popolare. Abbiamo avuto pazienza e abbiamo perso un anno – ha concluso Giorgetti – Come accaduto per la Tav. Noi siamo il partito del sì, il partito che immagina un cambiamento vero, in Italia e in Europa». La pazienza, insomma, «Ha un limite», così come già aveva detto Salvini giovedì.

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L’indignazione di Bussetti davanti al post di un’insegnante

Bussetti, dal canto suo, dopo aver ripercorso quanto fatto dal suo ministero ha toccato direttamente la pancia dei presenti: «E’ inaccettabile – ha detto il ministro – Che un’insegnante, a fronte del brutale omicidio di un servitore dello Stato, si permetta di scrivere: «Uno di meno». Sono già partiti tutti i provvedimenti disciplinari del caso», ha detto Bussetti riferendosi al post pubblicato dall’insegnante novarese Eliana Frontini che, commentando la morte del  vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, ha appunto scritto: «Uno di meno, e chiaramente con uno sguardo poco intelligente, non ne sentiremo la mancanza». Salvo poi scusarsi per l’accaduto. Giorgetti, in chiusura, ha affrontato anche la questione Russia: «Quando la Lega cresce e si intuisce possa governare da sola, accadono queste cose. Dieci anni fa furono tangenti per gli elicotteri venduti all’India, inchiesta terminata con l’assoluzione dei coinvolti. Oggi sono 65 milioni di rubli, o dollari o euro, non si è capito esattamente. Noi attendiamo con fiducia gli esiti del lavoro della magistratura, certi che anche in quest’occasione usciremo a testa alta». E domenica 28 luglio, a Golasecca arrivano il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e quello della Regione Liguria Giovanni Toti. 

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