Golasecca, il sindaco non ritira la denuncia: «Prima si pensa e poi si parla»

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GOLASECCA – «Sono irremovibile sulla denuncia. Devo difendere la mia immagine da sindaco e non posso deludere i miei concittadini». Lo aveva detto e lo ribadisce, Claudio Ventimiglia, a seguito delle critiche ricevute per la decisione di denunciare una cittadina per un commento critico su Facebook. Le scuse, ricevute in privato e pubblicate anche sui social, non hanno fatto cambiare idea al primo cittadino, così come le critiche mosse dall’opposizione.

Denuncia atto dovuto

Scegliere di denunciare la cittadina per il suo commento è stato «un atto dovuto in quanto il reato di minaccia a pubblico ufficiale è perseguibile d’ufficio, ciò vuol dire che se non procedessi nei tempi dovuti a segnalare il fatto alla competente autorità giudiziaria, ne risponderei in prima persona del reato di omissione in atti d’ufficio. Quella che io ho applicato è una legge dello Stato, non integrata, ad oggi, di una “tabella sconti”». Chi sbaglia se ne assume le responsabilità, secondo il sindaco, specialmente per un errore commesso volutamente, cosa che «si può verificare benissimo in quanto il post incriminato, venuta la responsabile a conoscenza della mia denuncia, lo ha rimosso o fatto rimuovere». Sono arrivate poi anche le scuse della cittadina, e anche le critiche dall’opposizione, ma Ventimiglia si dichiara «irremovibile. Devo tutelare il ruolo istituzionale che rivesto e non posso deludere i miei concittadini commettendo degli illeciti per favorire coloro che con dolo sbagliano. Questo è stato il mio dovere nella mia precedente attività e continua ad esserlo tuttora. Chi mi minaccia di un male ingiusto, con molta probabilità non vuole il mio bene, chi mi diffama pubblicamente e mi denigra, non mi stima. Prima si pensa e poi si parla (oppure si scrive)».

Pulizia delle strade efficiente

Ventimiglia ritorna poi ancora una volta sulla gestione dell’emergenza neve. Precisando che «la nevicata “eccezionale” del 1 febbraio non è stata superiore ai 7 cm, e i mezzi d’opera per la rimozione escono dopo i 5 cm, non prima in quanto sarebbe inefficace la pulizia dato che le lame non riuscirebbero a rimuovere il manto nevoso». E che, in ogni caso, i mezzi hanno provveduto a pulire le arterie principali del paese passando poi per le vie secondarie e anche le srade più strette «come la via Monte Tabor, dove anche io abito poco più in alto di lei (la signora autrice del commento, ndr), dove sono uscito alle 6 di quella mattina per raggiungere Vergiate ritornando in paese alle successive ore 8 senza alcun problema, forse perché la mia guida è stata attenta ed il mio veicolo privato era dotato di pneumatici termici». Conclude Ventimiglia: «Purtroppo taluni esigono che la pulizia delle strade avvenga contemporaneamente in tutte le vie del paese, cosa impossibile per tempistica e per mezzi d’opera incaricati».

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