Golpe in Myanmar: Castellanza è pronta a ricevere una delegazione birmana

CASTELLANZA – «In Myanmar migliaia di uomini e donne stanno vedendo i loro diritti umani calpestati. Ecco perché abbiamo deciso di rispondere all’appello mandatoci dall’Associazione per Italia Birmania Giuseppe Malpeli e ricevere una delegazione birmana». Così il sindaco di Castellanza, Mirella Cerini, ha annunciato la volontà di dare un segno di vicinanza alla comunità in Myanmar che dallo scorso 1 febbraio sta vivendo in una situazione di dittatura e terrore.

Solidarietà per Myanmar

«Non parliamo mai di eventi nazionali o internazionali nei nostri consigli, ma oggi ho voluto fare uno strappo alla regola». Ieri sera, lunedì 8 marzo, il primo cittadino ha annunciato in consiglio comunale di aver ricevuto un’email dall’Associazione per Italia Birmania Giuseppe Malpeli, che chiedeva solidarietà riguardo a quanto stava accadendo in Birmania, da quando il 1 febbraio era stata arrestata il consigliere di stato Aung San Suu Kyi, nonché centinai di altri attivisti politici.

Diritti umani calpestati

«Nella giornata della donna ho voluto dare un messaggio forte di vicinanza a coloro che vedono calpestati i propri diritti fondamentali ogni giorno, ecco perché ne ho parlato in consiglio, in modo da sensibilizzare la nostra comunità al tema», ha spiegato Cerini, alla quale era appunto stato chiesto di attirare l’attenzione sul colpo di stato birmano e sulla successiva dittatura.

Delegazione birmana a Castellanza

Un’altra delle richieste dell’Associazione era quella di ricevere una delegazione birmana, come segno appunto di vicinanza e presa di posizione. «Proprio oggi invierò la nostra risposta positiva e ci diremo pronti ad accogliere la delegazione. Perché una tale violazione non può passare inosservata: sono oltre 700 gli attivisti che sono stati arrestati, la repressione dell’esercito governa ormai le strade e oltre 20 mila prigionieri sono stati rilasciati e terrorizzano gli abitanti del Myanmar. Non possiamo rimanere in silenzio».

Birmania, ritratto della lady dissidente

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