Battistella (Lega): «Basta discount a Cassano». E rilancia il Piano Uslenghi

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CASSANO MAGNAGO – Ai cittadini di Cassano Magnago servono tutti questi supermercati? «Direi proprio di no». Dopo le considerazioni avanzate dal Pd, ora tocca alla Lega, che per voce del suo capogruppo Giovanni Battistella dice la sua sull’arrivo del nuovo Md in città. L’insediamento commerciale va a chiudere quello che, di fatto, è stato etichettato come il triangolo dei discount, dopo l’avvento di In’s e Lidl. E che non ha convinto proprio tutti, anzi. Proprio in quest’ottica, il capogruppo del Carroccio fa un salto nel passato e recupera un vecchio progetto, risalente al periodo Uslenghi, che riguardava la centralissima via san Giulio. E l’idea di «un “supermercato all’aperto” in cui investire diverse possibilità».

I dubbi

Più di un dubbio viene messo a tavolino dal capogruppo leghista. «I discount li avremmo tollerati solo in base agli oneri di urbanizzazione e alle opere da realizzare in città che sono stati annunciati», ammette. Se non fosse che «le urbanizzazioni, come è successo per la Lidl, cadono in secondo piano». Battistella storce il naso anche sui potenziali tempi di realizzazione delle opere collaterali. Già, perché «non crediamo avverranno a breve termine». Come «ci insegna» il primo supermercato costruito a Cassano («che non è la Lidl»): «Sono passati degli anni e ancora stiamo aspettando le rotonde».

Il progetto Uslenghi

Battistella fa poi un passo indietro, fino al 1999, quando ad amministrare la città c’era il sindaco Domenico Uslenghi. Proprio in quegli anni era stato ipotizzato «l’unico “supermercato” su cui si sarebbe dovuto lavorare». L’attuale capogruppo del Carroccio si riferisce «all’opuscolo che era stato prospettato dall’architetto Carlo Moretti, in cui ridefiniva un “ripensamento” urbano e sociale del nostro Comune». Infatti, «più di vent’anni fa già si pensava a un “supermercato all’aperto”». Nel progetto, la via San Giulio era resa pedonale e coperta. Ed è «in questa idea che si dovevano investire diverse possibilità, come snellire le procedure e i concetti urbanistici». Invece, oggi, «siamo ancora fermi al palo». E affonda: «Come ripetuto a dismisura, si è preferito attendere il crollo di edifici piuttosto che modificare il proprio ottuso senso urbanistico, accelerando sulla perdita di valenza del concetto di centro storico». Anzi, come specifica Battistella, solo di “centro”, perché la parte “storica” «si è persa quando si è consentito che la proprietà di cortili interi venisse smembrata in minuscole porzioni e cedute agli stranieri». Con un appunto: «Niente da dire contro gli stranierei, loro non hanno colpa. Ma lì abbiamo perso la nostra identità di cassanesi».

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«Opere ipotecate»

Secondo la Lega si è persa una grande occasione, forse per sempre, di rilanciare attraverso il commercio il centro di Cassano Magnago. «Avremmo preferito vedere realizzare opere di urbanizzazione – come parcheggi, rotatorie, nuove viabilità e percorsi ciclopedonali – a ridosso del “supermercato all’aperto”, anziché a corollario di enormi “scatoloni” che rimarranno storicamente legati a questi eventi». E conclude: «Il numero di supermercati realizzati è un altro record di questa amministrazione. E non solo, il record è il numero di supermercati realizzati con opere necessarie alla collettività ipotecate nel futuro».

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