A Legnano 4.000 contagiati dal Covid-19. In novembre decessi di nuovo raddoppiati

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LEGNANO – Sono più di 2.800 i cittadini di Legnano contagiati nella seconda ondata della pandemia da Covid-19, in larga misura asintomatici o paucisintomatici; durante la prima ondata, da marzo a maggio 2020, il totale dei casi fu di 588, quasi tutti sintomatici. È uno dei dati contenuti nel rapporto semestrale pubblicato oggi, martedì 9 marzo, sul sito del Comune. I primi due mesi del 2021, decorsi con una relativa stabilizzazione dei casi, hanno visto nell’ultima settimana di febbraio un nuovo progressivo incremento che, seppure non ai livelli di novembre, è allineato con i dati regionali e indicativo di una probabile terza ondata. Se si considerano anche i casi verificatisi da marzo ad agosto, l’incidenza assomma al 6,66%, in media con i comuni della città metropolitana di Milano (6,60%) e inferiore a quella della provincia di Varese (7,28%): questo significa che dall’inizio della pandemia circa 4.000 legnanesi hanno avuto una diagnosi di Covid-19 e, di essi, 3 su 4 nel corso della seconda ondata. Per quanto riguarda l’età, la maggior parte, il 66%, è costituita da giovani e adulti (20-60 anni) mentre bambini, ragazzi, adolescenti e giovani in età scolare (fino ai 19 anni di età) sono il 9% con 306 casi e gli ultrasessantenni il restante 25%. Sono state coinvolte cinque convivenze (Rsa, Rsd, istituti religiosi…) per un totale di 107 casi e ben 795 nuclei famigliari (nuclei con due o più componenti contagiati) per un totale di 1.888 casi: dunque, 2 positivi su 3 dell’ultimo semestre si sono contagiati o hanno contagiato altri famigliari in ambito domestico.

Tasso di mortalità doppio per gli anziani

Sempre nell’ultimo semestre, i decessi sono stati 73; al di sotto dei 40 anni non se ne sono verificati, sotto i 65 anni sono stati 6. Complessivamente il tasso di letalità si attesta sul 2,3%; oltre i 90 anni un malato su quattro va incontro al decesso, tra i 76 e i 90 la letalità è di 1 su 10, tra i 61 e i 75 è il 3%. Di particolare significato è ritenuta l’analisi dell’eccesso di mortalità provocato dal Covid-19, cioè i decessi in aggiunta alla media nel medesimo periodo. L’Istat pubblica aggiornamenti costanti della mortalità generale per comune, ponendo a confronto la media di decessi degli anni 2015-2019 col numero assoluto del 2020; l’ultimo mese disponibile è novembre. Estraendo i dati è possibile verificare un significativo eccesso di mortalità che, nei mesi di marzo e aprile, ha comportato un incremento del 100%, in ottobre del 20% e a novembre di nuovo del 100%. «Pur non essendo tale eccesso di mortalità – si legge nel rapporto – fino a statistiche ufficiali necessariamente addebitabile al coronavirus, sicuramente l’evento pandemico ne è stato la principale causa. Come già evidenziato, a pagare il maggiore tributo sono state le persone anziane, con tassi di mortalità fino al doppio della media: 18 decessi per mille fra gli ultranovantenni, rispetto al tasso per tutte le età del 10 per mille.

I sindaci chiedono più vaccini e offrono sedi

Nel territorio è in corso la fase 1 bis delle vaccinazioni (nella foto in alto), che prevede oltre a operatori sanitari, come medici non dipendenti e farmacisti, anche operatori e ospiti di strutture per disabili. Il sindaco di Legnano ha chiesto, insieme agli altri sindaci del distretto, che si vaccinino al più presto volontari e persone disabili che pur non frequentando abitualmente strutture socio-sanitarie hanno comunque contatti con associazioni e volontari. È in corso di definizione una ulteriore sede vaccinale, rispetto a quella ospedaliera e per la quale il Comune di Legnano ha dato disponibilità, per la vaccinazione di massa della popolazione generale. In stretto raccordo con la prefettura e le forze di polizia, la Polizia Locale ha implementato i controlli sui positivi in quarantena al proprio domicilio e sul rispetto delle norme comportamentali.

Pavan: «È il momento della responsabilità»

«I dati Covid semestrali – commenta l’assessore al benessere e sicurezza sociale, Anna Pavan – evidenziano, con l’incremento avuto sul finire di febbraio, come più che mai oggi sia fondamentale il rispetto delle norme comportamentali. La nostra Polizia Locale sta producendo uno sforzo enorme per assicurare controlli sui positivi in quarantena al loro domicilio e sul rispetto delle regole, dalla limitazione degli spostamenti all’utilizzo della mascherina agli assembramenti, ma sappiamo benissimo che questo lavoro importantissimo, da solo, non può bastare, data l’impossibilità fisica di controllare l’intera realtà cittadina. Da qui l’invito alla responsabilità che rivolgo ai cittadini: sarà il comportamento personale di ognuno a permettere a tutti di uscire da un periodo tanto difficile».

Prosegue la raccolta alimentare di Fdi

Anche con le nuove norme anti Covid, prosegue la raccolta di generi alimentari per le famiglie bisognose promossa dal circolo cittadino “Carlo Borsani” di Fratelli d’Italia. L’introduzione della “zona arancione” non permette di aprire la sede del circolo per ricevere le donazioni, ma i cittadini che volessero farne possono contattare via telefono o whatsapp il numero 351 7644382 o inviare una e-mail all’indirizzo fratelliditalialegnano@gmail.com.

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