Gomma e Meccanica, per il 40% delle imprese varesine il Pnrr porterà più ricavi

VARESE – Dopo il forte impatto della pandemia l’impresa varesina è ripartita e guarda con attenzione alle prospettive che si apriranno con il Pnrr. Oltre il 40% delle imprese dei settori Gomma e Meccanica prevedono infatti un incremento dei ricavi. Il dato è uno di quelli più significativi tra gli spunti che emergono da una ricerca sviluppata da Nomisma, società di consulenza strategica e aziendale, e Bper Banca, che ha riguardato i due comparti.

L’impatto della pandemia

La ricerca è stata presentata oggi pomeriggio, 12 maggio, in occasione di un convegno dal titolo “Settori e territori: l’impatto della pandemia su Gomma e Meccanica e le opportunità offerte dal Pnrr” presso la Camera di Commercio di Varese, con la collaborazione dell’ente camerale e la partecipazione dell’Unione degli Industriali di Varese. Lo studio ha riguardato due settori chiave per l’economia del varesotto come Gomma e Meccanica, delineando lo scenario complessivo, le opportunità e i possibili sviluppi futuri. La ricerca sottolinea come il biennio appena vissuto abbia prodotto impatti negativi sulle performance delle imprese, che hanno registrato fatturati inferiori al 2019. In particolare, tra le imprese della meccanica una su 4 afferma di aver ridotto il fatturato di oltre il 30% nel corso del 2020, situazione in parte rientrata nel 2021 e per cui si attende un’ulteriore attenuazione nei prossimi anni. Diversa la tenuta del settore della gomma, rispetto al quale le imprese evidenziano uno scenario di maggiore stabilità rispetto al quadro pre-pandemico.

La fotografia del settore

La Meccanica è presente in provincia di Varese con 1.587 imprese, di cui 13 leader (2,6% d’Italia), distribuite in 2.133 sedi per più di 10 mila occupati, che contribuiscono con una percentuale del 3,1% all’export nazionale (su questo dato la Gomma registra un valore del 2,3%). Complessivamente l’export nella Meccanica inciderebbe sull’economia della provincia 3 punti percentuali in più (11%) rispetto alla media nazionale, che si attesta intorno all’8%. Sono invece 34 (quasi il 7% sul totale nazionale) le aziende leader nel comparto della Gomma che operano in provincia. Un settore ben sviluppato sul territorio e che conta 114 imprese, dislocate in 194 sedi per 3.389 occupati. Nomisma stima che la provincia di Varese per dimensioni, tassi di crescita, livello di internazionalizzazione, redditività, produttività e innovazione, occupi sul comparto il quinto posto in Italia.

Pnrr e crescita

L’attuazione del Pnrr potrebbe produrre nel medio-lungo periodo impatti positivi rilevanti. Lo ritiene molto probabile il 52% degli intervistati nel settore della Meccanica e il 41% nel settore della Gomma. Per oltre il 40% delle imprese a essere impattato positivamente sarà soprattutto il fatturato, che è previsto in crescita. In particolare, sia nella Gomma che nella Meccanica una parte degli intervistati (8% per la Gomma, 4% per la Meccanica) prefigura una crescita molto significativa (+30%) rispetto ai livelli pre-pandemia. Infine, Il Pnrr consentirebbe alle aziende di disporre di maggiori risorse finanziarie da reinvestire in progetti di Ricerca e Sviluppo (35% delle aziende nella Meccanica), a supporto dell’internazionalizzazione (34% delle aziende della Gomma), digitali e ambientali. Importante in questa fase è l’aspetto del credito: alla domanda su quali siano i rischi di stabilità nell’anno in corso per il settore di riferimento, la maggior parte delle imprese (65% per la Gomma, 59% per la Meccanica) ha indicato nella solvibilità uno dei fattori che potrebbe causare difficoltà per l’azienda.

Il ruolo delle banche

«La ricerca elaborata da Nomisma mostra quanto la Banca resti un punto di riferimento per le imprese – ha dichiarato Marco Mandelli, responsabile Direzione Corporate and Investment Banking di Bper Banca – ed è indicata come principale fonte per il finanziamento in caso di necessità. Oggi gli Istituti sono chiamati a essere molto proattivi verso tutti i segmenti di clientela, a sostenere le aziende in modo più completo rispetto al passato: non è più sufficiente rispondere alle richieste ma occorre anticiparle, saper comprendere e interpretare l’andamento dei comparti ed essere dunque capaci di offrire soluzioni che soddisfino tempestivamente le esigenze dei clienti». Fabio Lunghi, presidente della Camera di Commercio di Varese (nella foto), ha aperto i lavori. «Il nostro è un territorio in cui la manifattura ha sempre trainato l’impresa. Ora siamo in una fase difficile in cui le imprese devono sopportare i costi dei rincari energetici e delle materie prime. Bisogna tutti insieme lavorare per trovare le soluzioni migliori».