GORLA MAGGIORE – Tirato a lucido. E trasloco completato. Palazzo Terzaghi è tornato a splendere nella sua bellezza e da ieri, venerdì 6 settembre, con gli ultimi spostamenti degli uffici è la casa di tutti i cittadini nella sua completezza. Manca un ultimo dettaglio, in realtà, ma di carattere culturale: la sistemazione degli spazi interrati, dove ancora si sta lavorando e che tra quattro mesi accoglieranno i gessi dello sculture Tabacchi. Insomma la ciliegina sulla torta.
Il recupero
Dopo undici anni e sotto il mandato del sindaco Pietro Zappamiglio, palazzo Terzaghi torna è essere “protagonista” di piazza Martiri e della vita amministrativa di Gorla Maggiore. Inaugurato ufficialmente l’8 giugno scorso, gli ambienti riqualificati dello storico edificio si sono via via riempiti proprio nel periodo estivo. Agosto, infatti, è stato il mese decisivo per il trasloco degli uffici comunali. Un’operazione non semplice «e che – dice il primo cittadino – ho voluto seguire di persona. Sono state settimane intense e se siamo riusciti a concludere il passaggio in tempi ristretti e senza grossi disagi per i cittadini, lo dobbiamo alla disponibilità e al lavoro di tutti».
Sale con soffitti e pareti affrescati, ma anche soluzioni di recupero che danno luce e aria a tutti gli ambienti. E che rendono orgogliosa tutta l’amministrazione che ha portato avanti il progetto. «Quando ci siamo insediati – spiega il sindaco – non c’era ancora un progetto esecutivo e definitivo. Abbiamo lavorato, partecipato a un bando ministeriale che ci ha permesso di utilizzare risorse da investire per adeguamento sismico e recupero strutturale degli edifici storici. Insomma, di strada ne abbiamo fatta. E ora questo palazzo è davvero la dimora di tutti i cittadini di Gorla Maggiore».
Polizia locale in stand by
I lavori negli spazi interrati hanno anche costretto a un “alloggio” temporaneo della polizia locale nell’alloggio dell’Assunta. Ma una volta chiuso il cantiere, gli agenti torneranno nella loro sede abituale. Nel frattempo però i cittadini potranno toccare con mano sia i lavori di riqualificazione sia l’organizzazione degli spazi, suddivisi i maniera razionale e con ambienti dedicati. «Abbiamo curato ogni dettagli – continua Zappamiglio – pensando sia a valorizzare il patrimonio, sia alla fruibilità della gente». E da ieri, con l’arrivo in piazza Martiri anche dell’Anagrafe e della Ragioneria, si è anche consumato l’addio alla sede che in tutti questi anni ha fatto da municipio.
