Green School alla Fiorini-Pantani di Busto Arsizio. Obiettivo: zero consumi

green school pantani fiorini

BUSTO ARSIZIO – Dalle parole ai fatti, dalla teoria alla pratica: è questa la filosofia degli Istituti Fiorini Pantani di Busto Arsizio, in una provincia di Varese che spesso ha precorso i tempi e fatto da apripista alla modernità. Ed è questa l’impostazione anche sui temi dell’ecologia e della sostenibilità ambientale. Non ideologia, ma concretezza e cultura del fare. Ed è per questo che la struttura diretta da Mauro e Cinzia Ghisellini ha fatto diventare realtà il progetto Green School e vuole diventare zero consumi a 360 gradi.

Abiti ricavati dalla plastica

Tantissime sono le iniziative a cui prendono parte studenti e insegnanti. Tra le prime la realizzazione di costumi da bagno, caftani, parei e abiti da cocktail realizzati con lycra, cloni e fibra, il tutto ricavato dalla plastica. Vestiti e accessori in tessuti ecosostenibili con stampe rielaborate dalle fotografie, di Raffaella Schlegel, di ambienti marini realizzate nell’ambito di progetti di sensibilizzazione sul tema del patrimonio faunistico degli oceani.

E’ partita anche la raccolta di abiti usati da rigenerare per farne di nuovi. Nel settore grafica insieme a esperti si sta calcolando il consumo di CO2, cioè di anidride carbonica, degli istituti e si progetta la piantumazione di alberi, per compensare l’inquinamento, chiedendo al Comune di indicare un’area a Busto Arsizio. Non è finita qui però. I giovani hanno realizzato, nell’ambito del progetto, le icone da apporre sui cestini e brochure delle buone abitudini a casa e a scuola, un questionario sulla gestione dei rifiuti dovunque ci si trovi, locandine e slide informative per un momento di spiegazione, una mascotte animata e gestiscono i canali informativi della scuola (social e sito). Sulla tematica ‘Plastic free’ sono stati fatti, e sono in via di creazione, fotografie e video di denuncia che vengono diffusi sul web, per valutare l’impatto ambientale del materiale plastico abbandonato.green school pantani fiorini

Gli stili di vita

“La formazione è fondamentale nel campo dell’educazione verso un futuro sostenibile – spiega Cinzia Ghisellini -. Sia per la capacità di far acquisire alle nuove generazioni comportamenti corretti, sia per l’effetto moltiplicatore che l’esperienza scolastica può avere sulle famiglie degli studenti”. A una parte importante delle varie iniziative sta dando il suo importante contributo la professoressa Valentina Petter,
Sono parte attiva anche i genitori, e il personale scolastico, che rispondendo ai questionari hanno fornito dati reali sugli spostamenti casa-scuola. Il fine è riflettere sulle abitudini di spostamento, valutare la propensione al cambiamento verso mezzi di trasporto più sostenibili e suggerire possibili interventi per ridurre l’impatto degli spostamenti sull’ambiente.
Si chiede a tutti un cambiamento tangibile di stile nell’utilizzo delle risorse. E le risposte, tante, sono state di apprezzamento per un lavoro che serve a preservare la salute di tutti e in definitiva il pianeta. La logica è chiara: ogni singolo comportamento di ciascuno è importante, tanti piccoli atti virtuosi producono un grande risultato.

Uno sguardo sulle Olimpiadi invernali

Ma gli Istituti Fiorentini e Pantani sono una fucina inarrestabile di idee. L’ecologia è importante per la salute, così come lo sport. Ed è per questo motivo che nella impostazione di guardare avanti nel tempo, per esempio riguardo alle prime ricadute delle Olimpiadi Milano Cortina 2026 sul sistema educativo e formativo lombardo, la scuola ha messo al centro gli sport invernali nel programma. E’ quanto è stato stabilito in un protocollo d’intesa con la Fisi, la Federazione italiana degli sport invernali, il Comitato regionale Alpi centrali Fisi e il Comitato provinciale di Varese Fisi. Tornei e competizioni fra studenti, normale attività sportiva, organizzazione delle lezioni e delle verifiche relative saranno orientate verso gli sport invernali. E un occhio di riguardo sarà dato agli atleti di queste discipline nella contemperazione dell’attività sportiva e scolastica. “Dal canto nostro – spiega Cinzia Ghisellini, che ha curato anche questo progetto – siamo disponibili, compatibilmente con le risorse, a una serie di iniziative nel corso dei mesi per avvicinare i giovani agli sport invernali”.

Angela Bruno

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