Guasti alla rete idrica, Insieme per Sesto: «Assurdo non usare i soldi di Esselunga»

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SESTO CALENDE – L’Esselunga di Sesto Calende è stata inaugurata ormai cinque anni fa. Eppure ci sono alcuni impegni presi nell’accordo di Programma che ancora non sono stati onorati. Tra questi i 160mila euro da investire nella rete idrica comunale, i cui problemi sono tornati a galla sette giorni fa con l’ennesimo guasto. Perché non vengono utilizzati? A chi è da attribuire tale inerzia?

Il nuovo pozzo

E’quello che si chiedono con stupore le opposizioni. Sulla vicenda sono intervenuti sia la lista civica Sesto2030 fa con una nota stampa risalente a tre giorni sia “Insieme per Sesto”, primo gruppo di minoranza. Che dice: «Sappiamo che il problema di domenica scorsa è stato un guasto (incendio) agli impianti, qualche tempo fa il problema ha toccato la rete (verso Lisanza), in precedenza ci furono problemi all’impianto di San Donato. Sappiamo che quel pozzo, dopo la realizzazione dell’impianto di de-arsenificazione è sotto utilizzato rispetto alla sua capacità e al potenziale della falda.  Sappiamo che in anni recenti è stato riattivato il pozzo di Sant’Anna, un tempo chiuso per l’inquinamento dovuto a diserbante usato dalla vicina ferrovia e ora di nuovo potabile.  Sappiamo (fu una delle condizioni ottenute a suo tempo dalle giunte di Insieme per Sesto) che Esselunga si impegnò a realizzare un nuovo pozzo o a sostenere la spesa di un intervento fatto dal Comune e che questo impegno non è stato ancora riscosso dal Comune. Può darsi che la necessità di oggi non sia scavare un nuovo pozzo ma forse migliorare gli impianti e la rete: non sta a noi dirlo, ma ai tecnici. Chiediamo alla Giunta di portare l’argomento in Consiglio e agire, in accordo con i tecnici di Alfa, per utilizzare la somma che Esselunga è obbligata a versare per gli interventi necessari. Non lasciamo passare altro tempo».

I soldi di Esselunga

Insieme per Sesto non nasconde tutto il suo stupore nell’evidenziare che una parte consistente degli impegni presi dalla nota catena di supermercati, equivalenti a qualche centinaia di migliaia di euro, ancora non sono stati “riscossi” dal Comune. E sulla vicenda il gruppo d’opposizione intende fare piena luce: «Ci sarà poi modo per capire come mai la Giunta e chi ha tenuto in questi anni i rapporti con Esselunga abbia potuto “dimenticare” questo e altri impegni dell’accordo di Programma, come ad esempio la cessione degli edifici ex portineria Avir restaurati, di cui oggi si sente la mancanza con la chiusura della Sala Varalli e del Circolo Sestese».

Sesto senz’acqua: dove sono finiti i 160 mila euro di Esselunga per il nuovo pozzo?

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