MARNATE – Hammond: si lavora sino al 23 gennaio. Dal 24 o la società darà un chiaro segnale di apertura in merito alla trattativa in corso, oppure scatteranno i picchetti. «Come organizzazioni sindacali (Fim Dei laghi – Fiom Varese), ribadiamo che la data del 23 è cruciale per avere delle risposte serie e certe sul ritiro dei licenziamenti e il ritiro della procedura della cessazione di attività indipendentemente da eventuali proposte di vendita in atto. Se cosi non fosse, dal giorno successivo partiranno delle azioni di mobilitazione», questo è quanto si legge nella nota ufficiale divulgata da Fiom e Fim al termine dell’assemblea che oggi, 15 gennaio, ha visto i lavoratori riuniti dalle 8 sin dopo le 11. Uno spiraglio potrebbe arrivare da Univa. Ovvero la speranza che degli investitori per la ex Trasformatori Marnate possano essere trovati.
E sul caso interviene ancora il consigliere regionale Pd Samuele Astuti. «Nonostante le ripetute promesse di sviluppo, poche ore dopo la consegna del cesto natalizio, l’azienda metalmecannica, che da soli sei anni fa parte del gruppo multinazionale canadese Hammond power solutions ma in origine si chiamava Marnate trasformatori, ha comunicato di voler chiudere l’attività e licenziare tutti i 40 lavoratori dello stabilimento. Questo, secondo i media locali, per delocalizzare l’attività in un altro paese, trasferendo i soli macchinari», dice il consigliere regionale.
«Abbiamo chiesto alla Regione- continua Astuti- di attivarsi da subito per richiamare l’azienda alla propria responsabilità sociale d’impresa e evitare che per l’ennesima volta una multinazionale chiuda la propria sede italiana dopo aver approfittato per anni del know how, delle risorse umane ed economiche del territorio varesotto. L’assessore Rizzoli ha assicurato che sono state aperte tutte procedure con il Ministero e con Univa per scongiurare la chiusura (in particolare Univa sta cercando investitori per l’attività) e ha censurato il comportamento dell’azienda. Da parte nostra abbiamo chiesto a tutto il Consiglio di fare propria la censura. Intanto continueremo a monitorare la vicenda giorno per giorno». Astuti conclude: «Questa ennesima chiusura è la dimostrazione che la legge regionale contro le delocalizzazioni è totalmente inefficace. Va rivista al più presto perché scritta male. Noi avevamo già presentato proposte che sono state bocciate dalla maggioranza. Ora spetta alla giunta presentare al più presto modifiche al testo per far si che la legge sia realmente in grado di impedire chiusure come quella della Hammond di Marnate».