I 10.000 euro alla Consulta Giovani di Legnano? Per Brumana «una mancetta»

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LEGNANO – Una mancetta o, se preferite, una paghetta come quella elargita dalla nonna al nipotino. Così il consigliere comunale legnanese Franco Brumana definisce i compiti assegnati dall’Amministrazione Radice alla neocostituita Consulta Giovani, compreso il budget per portarli a termine. «La Giunta – lamenta oggi, giovedì 31 marzo, il consigliere civico – sembra essersi dimenticata degli indirizzi del Consiglio comunale perché ha manifestato, in occasione della costituzione della Consulta dei Giovani, una visione molto riduttiva del ruolo di questo organismo. E nel mettere a disposizione della Consulta 10.000 euro per generiche attività culturali e aggregative ha esaltato questo provvedimento, qualificandolo per voce del suo assessore alla partita addirittura come un “momento importante e a suo modo storico per le politiche giovanili in città”, mentre non ha speso una parola sui contenuti della politica giovanile comunale e sull’impegno attribuito alla Giunta dalla mozione del Consiglio comunale».

«Disattesa la volontà del Consiglio comunale»

Per Brumana, pertanto, «sarebbe molto utile a risvegliare l’attenzione su questi temi che i giovani della Consulta rispediscano al mittente questa “mancetta”, che di storico non ha proprio nulla e che riduce il loro ruolo di protagonisti, attribuito dal Consiglio comunale, a quello molto meno importante di semplici organizzatori di eventi. È doveroso che questi giovani esigano, con l’impeto che dovrebbe caratterizzare i cittadini della loro età, il rispetto dei contenuti della mozione del Consiglio».

La mozione citata, firmata dallo stesso Brumana insieme al capogruppo del Pd, Luca Benetti, e approvata all’unanimità lo scorso ottobre, indicava indirizzi importanti per una innovativa politica giovanile cittadina, quali la discussione di gravi problemi come la disoccupazione, l’occupazione inadeguata o sottoretribuita e l’inattività rispetto agli impegni di studio e di formazione professionale; l’avvio di una indagine, anche con consulenti esterni, sulle varie realtà del mondo giovanile cittadino e sulle loro necessità; la predisposizione di un manifesto sulla politica giovanile che avrebbe dovuto improntare tutta l’attività comunale.

Per contro, l’ordine del giorno della prima riunione prevedeva tra l’altro la presentazione del progetto “La scuola si fa città”, «punto mai comunicato ai consiglieri comunali, nemmeno in commissione». 

Aperti i termini per candidarsi alla Commissione femminile

Da oggi e fino al 27 aprile sono aperti i termini per candidarsi alla Commissione femminile-Pari opportunità. Gli 11icomponenti della commissione saranno scelti fra donne residenti o che operano a Legnano, anche aderenti ad associazioni, organismi sindacali, cooperativi, imprenditoriali presenti sul territorio, oppure fra uomini che abbiano maturato significative esperienze sulla questione femminile e quella delle pari opportunità. La commissione è un organo consultivo e propositivo del Comune istituito per contribuire al superamento delle disparità sociali e culturali tra uomini e donne. L’incarico di componenti è svolto a titolo gratuito. Per informazioni sulle candidature, tel, 0331 471563/2, e-mail pariopportunita@legnano.org.

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