I Legnanesi pronti a tornare in scena con fitto calendario di repliche in tutto il Nord

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LEGNANO – Un calendario fittissimo di spettacoli: è quello che attende i Legnanesi, per i quali è cominciato il conto alla rovescia per l’esordio del loro nuovo spettacolo, “Non ci resta che ridere” (nella foto in alto, da sinistra, Enrico Dalceri, Antonio Provasio e Lorenzo Cordara impegnati nella lettura del copione). Il debutto assoluto, come da tradizione, avverrà a Cassano Magnago, al Teatro Auditorio, mercoledì 6 novembre con altre quattro date nei giorni successivi; poi, dal 15 al 24 novembre, la compagnia andrà in scena al Teatro Openjobmetis di Varese, con 9 repliche interrotte solo dal rituale turno di riposo di lunedì 18. I Legnanesi sono attesi “in casa”, nella città del Carroccio, al Teatro Galleria dal 27 novembre al 3 dicembre con 6 repliche consecutive (tranne la solita pausa di lunedì 2 dicembre). In seguito saranno a Bologna, Alessandria, Piacenza, Brescia, Gorizia, Conegliano (Tv), Borgosesia (Vc) e Asti prima di approdare alle porte di Milano, al Teatro della Luna di Assago, dove pianteranno le tende per ben 50 serate, dal 31 dicembre fino all’8 marzo 2020. Torneranno a Legnano, sempre al Galleria, dal 17 al 25 marzo. Fra le tante altre tappe, seguiranno Bergamo, Como, Lugano, Torino, Genova fino a Modena, ultima data fissata (il 5 giugno).

In programma anche il ritorno in tv

Del resto Lorenzo Cordara, il nuovo Giovanni scelto per sostituire Luigi Campisi nella parte del marito della Teresa, lo aveva detto: «Con un calendario così folto di spettacoli, diventa impossibile fare tutto». Da qui la necessità di rimandare altri progetti, seppure con qualche eccezione. I Legnanesi infatti non rinunceranno alla televisione, sponda Mediaset, dove torneranno dopo gli ottimi ascolti registrati la scorsa estate nei quattro spettacoli trasmessi in prima serata da Rete4; mentre lo stesso capo compagnia, Antonio Provasio, il 16 dicembre sarà al Teatro Manzoni di Milano con un suo spettacolo, “Mi sono rotto… i ricordi”.

La trama del nuovo spettacolo, “Non ci resta che ridere”

Sono in tanti a chiedersi perché la Monna Lisa, da tutti conosciuta come “Gioconda” di Leonardo Da Vinci, si trovi in Francia e non in Italia. La stessa Teresa è convinta che il quadro debba legittimamente esserci restituito. Per questo, trovandosi in gita a Parigi e in visita al Louvre, decide di appropriarsi di ciò che da sempre sente appartenerle; ma, messa al corrente da Mabilia sull’esistenza di un sortilegio legato al furto del celebre quadro, pensa bene di farlo compiere dal povero Giovanni. Detto, fatto: i nostri tre si ritroveranno catapultati nel 1504, anno di realizzazione dell’opera. Incontri incredibili faranno da scenario a questo rocambolesco viaggio nel tempo: Michelangelo, Raffaello, Botticelli e lo stesso Leonardo condurranno la famiglia Colombo in un’altra epoca. Un viaggio nel tempo corredato da balletti briosi e colorati, in perfetto stile parigino, che, gli autori ne sono certi, farà divertire e riflettere, ricordando al pubblico che nonostante i problemi e le difficoltà della vita… “non ci resta che ridere!”.

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