Il Baff numero 20 come la prima volta: c’è Anita Caprioli. Tra gli ospiti Tognazzi e Marcorè

BUSTO ARSIZIO – È un Baff grandi firme quello del Ventennale che prenderà il via sabato 2 aprile. Forse non come ai tempi d’oro, ma con lo stuolo di big del cinema italiano e internazionale che sono già stati annunciati, ci si avvicina di molto. E per omaggiare la prima edizione del 2003, quella dei pionieri che fecero l’impresa di portare un festival del cinema nell’ex Manchester d’Italia, alla serata di apertura al teatro Sociale tornerà sul palco del Baff la prima madrina, Anita Caprioli, l’attrice cresciuta a Busto Arsizio che ha rappresentato fin dall’inizio il trait d’union tra la città e il sogno del cinema.

Amarcord Baff

Il primo presidente del Baff, Gabriele Tosi, ancora oggi in pista per l’organizzazione del festival, ricorda quella storica «prima edizione del 2003, con Roy Scheider, intercettato all’ultimo e accolto con una proiezione al Lux di Sacconago, e Anita Caprioli» come principali star. «Da lì sono arrivati tanti ospiti che hanno permesso alla nostra città di avere una finestra aperta sul mondo. Soprattutto per i ragazzi» delle scuole e della scuola di cinema che il Baff ha contribuito a creare. Infatti tra gli aneddoti della storia del Baff rimangono impressi in particolare «l’ospite più importante», Francis Ford Coppola, e «la standing ovation tributata a Michelangelo Antonioni, che già 96enne e malato venne in macchina da Roma per ricevere il premio che volevamo dargli. Che se ne faceva? Aveva voglia di vivere e di cinema. Da quell’esperienza nacque questa scuola».

Il ritorno della prima madrina

E allora per rinsaldare il ricordo di quella prima edizione sul palco del Baff tornerà ancora una volta Anita Caprioli, che è figlia dell’indimenticato Alberto Caprioli e di Cetti Fava, i fondatori del Palkettostage, una delle sale e imprese teatrali della città. Fu quasi naturale rivolgersi a lei, che non aveva ancora compiuto 30 anni ed era già un’affermata star del cinema (aveva appena recitato in ruoli da protagonista in “Santa Maradona” di Marco Ponti e in “Ma che colpa abbiamo noi” di Carlo Verdone), per lanciare in orbita il nascente B.A. Film Festival. La prima madrina, che nel frattempo è entrata a far parte del comitato scientifico dell’Istituto cinematografico Michelangelo Antonioni, tornerà quest’anno per il BAFF numero 20. Nella serata inaugurale sarà sul palco insieme agli altri protagonisti annunciati, il regista danese Bille August, due volte Palma d’oro a Cannes, l’attrice ucraina Lidiya Liberman e il grande Franco Nero,

Il cast

Nel programma della settimana si sono aggiunti altri superospiti ad arricchire il cast dell’edizione del Ventennale. Tra questi, Alberto Barbera, direttore della mostra del cinema di Venezia (anch’egli nel comitato scientifico dell’Icma), che lunedì 4 aprile terrà una masterclass all’Icma, l’attore danese Caspar Phillipson, per il film “The Match” al cinema Dante di Castellanza (sempre il 4 aprile), mentre sarà il Ratti di Legnano a ospitare altri due big con Neri Marcorè, per l’omaggio a Pasolini, e Ricky Tognazzi, che era già stato chiamato per l’omaggio a papà Ugo nelle edizioni travolte dal Covid, rispettivamente nelle serate di mercoledì 6 e giovedì 7. Confermati anche Giorgio Tirabassi e Riccardo Rossi, Gino Castaldo e Vittorio Storaro, nel cast si aggiunge anche il critico Paolo Mereghetti. Per la serata finale, a fianco del direttore artistico Steve Della Casa, salirà sul palco Liliana Fiorelli, uno dei talenti emergenti del cinema italiano, artista nota per le sue doti di imitatrice (Monica Bellucci e Giorgia Meloni tra le sue parodie più riuscite) e fresca protagonista della fiction Rai “Noi”.

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