Il cda di Alfa perde subito un pezzo: a sorpresa si dimette un consigliere del Pd

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VARESE – Il nuovo cda di Alfa, gestore unico del servizio idrico integrato, perde un pezzo. A sorpresa, poiché le dimissioni di Martino Incarbone, notificate al presidente Paolo Mazzucchelli, non erano certo nell’aria.

Le dimissioni

Dopo la nomina del nuovo cda, nato da un accordo trasversale, i consiglieri eletti hanno a loro volta individuato il presidente, riconferma il leghista Paolo Mazzucchelli. Problemi invece si sono palesati per la nomina dell’amministratore delegato. Ruolo che avrebbe dovuto ricoprire proprio Incarbone, uno dei due consiglieri targati Pd.

Proprio per questo motivo le dimissioni restano al momento un mistero. Pare, infatti, che Martino Incarbone avesse chiesto di poter ricoprire quel ruolo con i pieni poteri. Senza tener conto che dopo la questione Mensa dei poveri, che un paio di anni fa ha portato alle dimissioni di due membri del cda di Alfa, uno dei quali era proprio l’amministratore delegato, la società ha di fatto riorganizzato la distribuzione delle deleghe.

Sta di fatto che all’ultima riunione i membri del cda, con anche Incarbone presente, ha affidato il ruolo di amministratore delegato a Elena Bardelli (sempre di area dem). E solo dopo un paio di giorni sono arrivate le dimissioni  di Incarbone.

Questione tutta interna al Pd

E ora che succede? Nulla, nel senso che gli equilibri del cda appena nominato rimangono invariati. Ovvero il leghista Paolo Mazzucchelli alla presidenza, con i consiglieri Bardelli (PD), Maria Sole De Medio (Civici) e Pietro Zappamiglio (Forza Italia). Si procederà quindi a individuare il sostituto, qualora le dimissioni fossero irrevocabili e il nome dovrebbe essere sempre di espressione dem. A quel punto il nuovo consigliere verrà sottoposto al parere dell’assemblea dei sindaci.

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