Il centrosinistra a Busto riparte dalle pari opportunità. E il confronto è bipartisan

BUSTO ARSIZIO – Sono le donne a far ripartire la coalizione di centrosinistra che ha sostenuto la candidatura a sindaco di Maurizio Maggioni dopo la sconfitta elettorale. Violenza di genere e pari opportunità sono i temi su cui si è sviluppato il convegno di ieri sera, 26 ottobre, al Museo del Tessile, dove la neo-rieletta consigliera Dem Valentina Verga ha rilanciato la proposta politica di istituzione di un assessorato ad hoc alle pari opportunità, non una semplice delega assegnata ad uno dei componenti della squadra della giunta. In platea, rispondendo all‘invito esplicito delle organizzatrici, c’erano due rappresentanti della nuova amministrazione Antonelli, l’assessore alle politiche educative, delegata alle pari opportunità, Daniela Cerana, e la vicesindaco Manuela Maffioli, oltre all’ex assessore ai servizi sociali della prima giunta Antonelli Miriam Arabini.

La proposta politica

L’iniziativa ha ricalcato quella che era già stata organizzata in campagna elettorale a Villa Calcaterra. Tra le relatrici, la traduttrice Paola Tiberii e l’attrice Noemi Bertoldi, che hanno preso spunto dalla “Carmen” che ha ispirato l’opera di Bizet, la formatrice Michela Volfi che si è concentrata sul tema della parità di genere a partire dal linguaggio, e le consigliere neo-rielette del PD Cinzia Berutti e Valentina Verga. Quest’ultima, già capogruppo Dem nella passata consigliatura, ha illustrato la proposta politica per l’«istituzione dell’assessorato alle pari opportunità», che era parte del programma elettorale della coalizione di Maggioni. «Un assessorato a sé stante – sottolinea Verga – non una delega assegnata ad un assessore che deve occuparsi primariamente di altro». Come succede oggi, con la delega alle pari opportunità che, dopo essere stata appannaggio dell’assessorato ai servizi sociali, con la nuova giunta Antonelli-bis è passata sotto le politiche educative.

Gli obiettivi

Diversi gli obiettivi dell’assessorato alle pari opportunità: «Rafforzare il ruolo della donna non solo nell’ambiente di lavoro ma in tutti gli ambiti della vita sociale, economica, politica – li ha elencati Valentina Verga – coordinare chi già si occupa del tema e sostenere l’associazionismo. Creare uno sportello di consulenza, orientamento e supporto. Istituire un concreto bilancio di genere». Quest’ultima iniziativa, in particolare, prevederebbe una «riclassificazione delle voci di bilancio dell’ente per aree direttamente o indirettamente sensibili al genere», al fine di «contribuire a ridurre le disuguaglianze di genere». Perché, spiega la consigliere, «una città come Busto deve porsi grandi obiettivi e quello di stare accanto alle donne per ridurre il considdetto “gender gap” è imprescindibile».

Il confronto bipartisan

«Apprezziamo molto la presenza di esponenti dell’amministrazione» le parole della consigliere del PD Cinzia Berutti, di fronte ai due assessori Maffioli e Cerana. «È bello che ci sia il confronto, la nostra intenzione è provocare e fare proposte concrete». La neo-assessore delegata alle pari opportunità, Daniela Cerana, ascolta e annuncia la sua disponibilità a ragionare tutti insieme sul tema: «Le idee buone sono ben accette da qualunque parte provengano. Io sono aperta al confronto con tutti sulle proposte, e sono pronta a discutere nelle sedi istituzionali su questi temi». E l’ex assessore del centrodestra Miriam Arabini, che è stata delegata alle pari opportunità quando si occupava dei servizi sociali, a proposito della violenza di genere ricorda «il lavoro fatto negli ultimi dieci anni con la rete antiviolenza di cui Busto è capofila mettendo in rete una pluralità di realtà e di soggetti istituzionali e del terzo settore. Dovremmo impegnarci di più a divulgare e dare attenzione a quel che c’è e proseguire lungo la strada tracciata».

Le donne del centrosinistra di Busto aprono il confronto sulle pari opportunità

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