Il Comune di San Giorgio telefona alle imprese: «Vuole la riduzione sulla Tari?»

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SAN GIORGIO SU LEGNANO – Poche risposte, appena 1 su 5, dalle attività non domestiche potenzialmente interessate alla riduzione della Tari in seguito alla crisi causata dalla pandemia. Così il Comune ha pensato bene di telefonare a ognuna delle attività che non aveva dato riscontro alla prima richiesta tramite posta elettronica certificata. È accaduto a San Giorgio su Legnano dove nei giorni scorsi, come negli altri comuni, sono stati recapitati i moduli F24 della Tassa rifiuti per le attività non domestiche per l’anno 2021. Per inciso, in alcuni comuni i moduli sono arrivati in ritardo rispetto alla prima scadenza indicata.

L’Amministrazione comunale di San Giorgio ha deciso di procedere con le riduzioni della tassa attraverso una richiesta scritta presentata direttamente dall’attività interessata con i dati del fatturato nell’anno 2019 e di quello nel 2020. La somma a disposizione del Comune per le riduzioni delle attività non domestiche ammonta a 40.523,37 euro: una cifra che il Comune sottolinea «non indifferente» a fronte di entrate della Tari per le attività non domestiche pari a 120.000 euro ogni anno.

Raddoppiate le attività interessate

«Devo ammettere – osserva oggi, lunedì 6 dicembre, il sindaco, Walter Cecchin – che non è stato assolutamente semplice per gli uffici comunali ottenere le richieste e i dati necessari. Una prima richiesta fatta attraverso l’invio della Pec a tutte le attività ha avuto una risposta di 56 attività su 256 attualmente registrate: una percentuale di risposte del 21% che ci ha fatto riflettere e portato a richiedere un ulteriore passaggio attraverso una chiamata diretta dell’utente dal personale comunale».

Dopo questo secondo passaggio, le attività interessate alla riduzione sono salite a 101, pari al 39% delle utenze sangiorgesi. Queste le risposte ricevute: 33 attività hanno dichiarato di aver subìto una riduzione del fatturato tra lo 0,01% e il 15%, 38 attività dal 15,01% al 30%, 16 dal 30,01% al 45%, 5 attività dal 45,01% al 60% e 9 attività dal 60,01% al 99%.

Sconto medio di 400 euro per 40.000 totali

«A fronte di questi dati – riprende il sindaco – abbiamo modulato lo sconto Tari in base alla percentuale di riduzione del fatturato in rapporto alla spesa. La riduzione media per ogni utente è stata di circa 401 euro. Certamente questa riduzione non ha risolto i problemi economici generati da questa pandemia, ma siamo soddisfatti per essere riusciti a ridistribuire alle attività sangiorgesi tutte le risorse che erano pervenute dallo Stato».

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