TURBIGO – Chissà se l’idea è venuta dopo quanto successo lo scorso luglio nella vicina Castano Primo, quando una studentessa universitaria chiese, e ottenne, di discutere la tesi on line a Villa Rusconi, sede del municipio. Fatto sta che l’Amministrazione comunale di Turbigo permetterà ai laureandi turbighesi di fare altrettanto nella bellissima cornice della sala delle vetrate di Palazzo De Cristoforis (nella foto), sede del Comune. Considerato il perdurare dell’emergenza sanitaria e che gli atenei hanno disposto la discussione della tesi in modalità remota, l’Amministrazione del sindaco Christian Garavaglia ha approvato la concessione in uso gratuito della sala vetrate agli studenti che ne faranno richiesta. La sala è ideale per tale utilizzo, in quanto munita di connessione a internet e videoproiettore; inoltre sarà possibile per familiari e amici assistere all’evento in quanto la capienza, già calcolata secondo le normative di contenimento da contagio Covid, permette l’accesso di 40 persone. Per utilizzare la sala è semplicemente richiesta una domanda su carta libera o via e-mail indirizzata all’Ufficio Protocollo (protocollo@comune.turbigo.mi.it).
Motta: «Così sarà un ricordo indelebile»
«Questa Amministrazione – spiega Garavaglia – ha sempre avuto a cuore la cultura e l’istruzione dei suoi cittadini. Ci sembra una forma di attenzione importante dare la possibilità ai ragazzi di vivere questo momento indimenticabile della propria vita in una sala pubblica, con accanto i propri cari e i parenti. Auspico, inoltre, che questo momento così bello possa essere visto e quindi vissuto indirettamente anche dai cittadini che transitano per il cortile, o dai bambini che si recano in biblioteca». Per il consigliere comunale delegato alle politiche giovanili, Angelica Motta, «la laurea è un traguardo importante. Un cammino di studi ricco di sacrifici, dedizione, soddisfazione e perseveranza va coronato con un momento indimenticabile. Il Comune di Turbigo – prosegue Motta – è orgoglioso dei successi e delle competenze ottenute dagli studenti: per questo vogliamo dare un luogo dove il laureando possa discutere la tesi in modo adatto all’occasione, accanto a chi lo ha sempre sostenuto e incoraggiato, così da custodire un ricordo indimenticabile».
Chiede di discutere la tesi nella sede del Comune di Castano Primo: accontentata