Il Cse di Olgiate è pronto, ora l’avviso pubblico. Ma è polemica

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OLGIATE OLONA – L’immobile precedente era stato demolito nel 2014, i lavori erano iniziati nel 2016 e nel 2018 si era svolta la cerimonia di posa della prima pietra alla presenza della cooperativa Promozione Lavoro, e ora, nel 2021 il Cse di via don Minzoni di Olgiate Olona, è pronto. A lasciare molti con l’amaro in bocca è però l’annuncio dell’amministrazione Montano: «Ci sarà un avviso pubblico per individuare quale soggetto potrà effettivamente entrare nel centro, perché questa è la procedura richiesta dalla legge».

Cooperativa strumentalizzata

«Hanno illuso non solo la cooperativa Promozione Lavoro, ma anche gli utenti diversamente abili, che hanno strumentalizzato in questi anni, invitandoli alla posa della prima pietra e facendo credere a tutti che il nuovo centro socio-educativo sarebbe stato destinato proprio a loro: una realtà pluridecennale del nostro territorio. E ora, invece, scopriamo che ciò non è assolutamente sicuro, ma ci sarà un avviso pubblico». Così la capogruppo del gruppo di minoranza, Olgiate Insieme, Alda Acanfora, denuncia l’annuncio arrivato martedì 28 in consiglio comunale dopo l’interrogazione del gruppo.

Per l’occasione, infatti, l’assessore ai Servizi sociali, Mauro Carnelosso, ha dichiarato che i lavori al Cse sono finiti e la struttura è quindi pronta per essere usata. Il vero problema, però, è chi entrerà nel centro. «Inizialmente – spiega Acanfora – l’idea era di creare una sede adatta per la cooperativa Promozione Lavoro, che ora si trova nello stabile della parrocchia. Hanno illuso soprattutto i ragazzi con disabilità, strumentalizzati per i loro fini politici e adesso lasciati senza nessuna certezza».

Noi seguiamo la legge

L’avviso pubblico, infatti, non assicura a Promozione Lavoro di ottenere in gestione lo stabile, perché sarà appunto aperto a qualunque altra realtà. A chiarire però la situazione è l’assessore Carnelosso stesso, che sottolinea la volontà di non fare polemiche, ma piuttosto lavorare per dare un servizio alla comunità olgiatese. «Io non ho promesso niente a nessuno, ma stiamo semplicemente seguendo l’iter normativo che non permette un’assegnazione diretta, non possiamo fare altrimenti».

Una buona notizia c’è: «Siamo in dirittura d’arrivo perché in primis le condizioni dell’avviso pubblico sono meno stringenti di un bando e poi le tempistiche sono ristrette, quindi noi siamo soddisfatti di essere riusciti a rendere disponibile la struttura, il cui affidamento seguirà appunto ciò che è indicato dalla normativa».

Amaro in bocca

Nonostante le spiegazioni fornite dalla maggioranza di Paese da vivere, però, l’opposizione di Olgiate Insieme rimane delusa e preoccupata per il futuro della cooperativa che dal 1987 supporta persone diversamente abili nella costruzione di una vita autonoma e nell’inclusione sociale. «Se non fosse stato per la nostra interrogazione non avremmo nemmeno avuto informazioni sull’effettivo stato dell’arte della struttura. Sono stati spesi oltre 1 milione di euro, ma Promozione Lavoro non ha nessuna certezza e potrebbe anche non ottenere la gestione del Cse, rimanendo così nello stabile della parrocchia: insomma sono stati presi in giro entrambi gli attori», conclude un altro esponente di Olgiate Insieme, Alberto Pisoni.

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