Olgiate: si avvicina la fine del Cse, ma si allontana l’ingresso di Promozione Lavoro

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OLGIATE OLONA – Non è nato sotto una buona stella. Nel senso che la realizzazione del nuovo centro socio educativo è stato un progetto a ostacoli. Che l’amministrazione Montano ha però portato a termine con ostinazione e convinzione. Del resto è una delle opere sulle quali Paesi da Vivere ha scommesso. E sulla quale, forse, ha speso anche una mezza (o più di una mezza) parola riguardo alla destinazione della struttura. Come ebbe modo di dire l’assessore ai Lavori pubblici Paolo Maccabei poco più di un anno fa.

Non è finita

Fino ad ora, visto come sono andate le cose, l’unica cosa che sembrava assodata rispetto al cantiere dell’ex campo di calcio del Buon Gesù era proprio la destinazione. Il cse è stato pensato e realizzato per dare una nuova e più adeguata sede alla cooperativa sociale Promozione Lavoro. Insomma in mezzo ai dubbi sull’inizio del cantiere, sui tempi, sulla fine dei lavori, sui costi, sulle piastrelle e sull’architettura dell’opera, l’aspetto inerenti chi sarebbe poi effettivamente entrato si pensava fosse l’unica cosa certa. Tanto che qualcuno indirettamente conferma: “Talmente certa che i locali sono già stati arredati“.

Insomma a questo punto basterebbe consegnare le chiavi. Invece ora la situazione pare si sia completamente ribaltata: l’incerto (ovvero la fine dei lavori) è diventato (quasi) certo e ciò che invece veniva dato per scontato è tutto in discussione. Ovvero, detto in termini più diretti: non è poi così scontato che l’edificio diventi la nuova casa dei ragazzi della cooperativa sociale Promozione Lavoro.

Tempi lunghi

Motivo? La spiegazione, che se fosse così sarebbe molto semplice, potrebbe aver complicato la situazione: non si può procedere con un affidamento diretto. Insomma, le promesse ( se sono state fatte) ora valgono come la carta moneta fuori corso: zero.  E, dicono i ben informati, ci sarebbe di più: l’interesse di qualche altre realtà (ben più grossa) a trovare casa in quegli spazi. Qualcuno sussurra che l’edificio “fa gola” anche ad altri che fanno della solidarietà una mission e offrono servizi in ambito sociale. Realtà non di Olgiate. E se la via dell’affidamento diretto non si può percorrere l’alternativa è la gara di affidamento. Con tempi più lunghi e polemiche di nuovo pronte ad accendersi.

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