OLGIATE OLONA – Dentro è tutto pronto, fuori quasi. Una delle opere più discusse prima e durante la campagna elettorale è ora in dirittura d’arrivo. A porre una dead line al cantiere del Centro socio educativo del Buon Gesù è l’assessore ai Lavori pubblici Paolo Maccabei: «Possiamo dire che ormai ci siamo. Ora si sta intervenendo sulla copertura delle pareti esterne dopo di che possiamo consegnare la struttura alla Cooperativa Promozione Lavoro». Tempi? «Credo che nei primi mesi dell’anno prossimo consegneremo l’opera alla cooperativa».
Cosa manca per entrare
A fare il punto della situazione è Paolo Maccabei il quale mette subito in chiaro che: «Lì i lavori non si sono mai fermati. E’ vero qualche rallentamento c’è stato, ma si è sempre lavorato. Nell’ultimo periodo sono stati eseguiti gli ultimi interventi in esterno, quali gli allacci alla fognature, i parcheggi su via don Minzoni e il vialetto centrale di collegamento. All’interno però tutte le opere sono state ultimate. Ci sono anche gli arredi ed è già stata fatta la pulizia generale». Ora manca il marciapiede che corre attorno alla struttura e il rivestimento esterno «che – spiega Maccabei – sarà in piastrelle e gres porcellanato a doghe con due colori diversi. Come previsto nel progetto iniziale. Soluzione che era stata accantonata, che abbiamo ripreso poiché migliorerà l’estetica dell’edificio, progettato con uno stile contemporaneo ed è architettonicamente interessante».
Vision più ampia
La nuova casa della Promozione Lavoro è un edificio di 450 metri quadrati circa con un’ampia hall illuminata, sale laboratorio per gli utenti, uno spazio mensa, servizi, uffici, rimessa e magazzino sul retro. Chiusa questa partita si apre quella sull’area a fianco dove un tempo c’erano campo da tennis ed ex oratorio. Il Cse, infatti, secondo la vision di Paese da vivere si inserisce in contesto più ampio e che coinvolge l’intero rione Buon Gesù. Sull’area dove c’era il vecchio oratorio, infatti, dovrebbe sorgere un auditorium: «Stiamo studiando come realizzarlo in sintonia architettonica con la nuova struttura – specifica Maccabei – Tra le due strutture c’è il collegamento che da via don Minzoni, attraversa l’intera area e porta direttamente al nuovo anello pedonale di via Morelli e via Unità d’Italia. E da lì alla pista ciclabile che si sta realizzando».
Com’era l’area prima dell’intervento
Tenetevi il semaforo
«Stiamo inoltre ragionando anche sull’area verde che si affaccia sulla piazza Volontari della Libertà – prosegue l’assessore – C’è anche un dialogo aperto con Castellanza per il discorso viabilità all’incrocio del Sempione e sulle area del polo chimico». Ma lì il vero nodo è l’intersezione semaforica sulla Statale. Questione non semplice, poiché da tempo è aperto un dibattito su “rotonda sì o rotonda no“. Sul quale Maccabei dice la sua: «Rotonda no. Non sono favorevole a realizzare una rotatoria, perché questo tipo di soluzione va a privilegiare il traffico di auto e camion a scapito di quello pedonale. Certo lo scorrimento sarà più fluido, ma si andrebbe a creare un muro veicolare che taglierebbe in due il Buon Gesù, poiché l’attraversamento del Sempione diventerebbe impossibile, oltre che pericoloso, per chi va a piedi o in bicicletta».