Olgiate e l’opera infinita per colpa di Covid, ferie e valutazioni sbagliate

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OLGIATE OLONA – A parte l’erba del prato che cresce, da settimane non si muove nulla nel cantiere all’angolo fra le vie don Minzoni e don Greco nel rione Buon Gesù. Quello che nelle intenzioni dell’amministrazione Montano dovrebbe diventare “la casa” della cooperativa Promozione Lavoro è, infatti, impacchettata con un’impalcatura da prima dell’estate. Senza che si muova una maestranza. Da tempo.

La fine si vede ma non si raggiunge

Quella del mausoleo, così è stato battezzato l’edificio, è una storia segnata da dure polemiche (sui costi e non solo) e lavori che sono andati ben oltre il cronoprogramma stabilito. Tanto che sono mesi che da Villa Gonzaga fanno sapere che il cantiere è in dirittura d’arrivo, che mancano solo alcuni dettagli (?) e che la consegna dell’opera è prossima. Ma ogni volta che si arriva al punto di riprendere i lavori c’è sempre qualcosa che va storto. Vuoi il Covid e il lockdown, vuoi le ferie d’agosto e perfino le piastrelle esterna ordinate sbagliate.

Già perché per completare l’edificio manca solo la copertura esterna, in quanto la struttura è stata progettata con un tetto piatto e senza grondaie. Scelta architettonica che dovrebbe prevedere un rivestimento delle pareti ad hoc e che protegga i muri da eventuali infiltrazioni e agenti atmosferici. All’interno è tutto a posto. Dicono. Insomma l’opera è all’ultimo chilometro, forse anche meno. Ma l’incognita è quanto tempo occorre ancora per tagliare un traguardo alla portata di mano, ma che ogni volta sembra sfuggire.

Olgiate, risolto il dilemma delle piastrelle: ripartito il cantiere del cse del Buon Gesù

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