Il Festival del cinema di Venezia consacra il bustocco Baff. Evento al Lido

baff cinema venezia

VENEZIA – Il palcoscenico del Festival Cinematografico di Venezia cede uno spazio di prestigio al Baff, il cugino più piccolo delle manifestazioni cinematografiche italiane che oggi, giovedì 6 settembre, fa il suo ingresso dalla  porta principale dell’Excelsior, al Lido. Ulteriore consacrazione, quella che mancava, dell’appuntamento bustocco che il prossimo anno, per la 17esima volta, caratterizzerà la settimana dal 30 marzo al 6 aprile. Lo annunciano in una sala dell’hotel che ha visto e vede transitare il bel mondo internazionale della settima arte il presidente Alessandro Munari, il direttore artistico Steve Della Casa e l’assessore alla Cultura Manuela Maffioli in rappresentanza di Palazzo Gilardoni. Delegazione ospite in Laguna della Fondazione Ente dello Spettacolo, con la quale il Baff ha cominciato a collaborare quest’anno.

Il sistema cinema di Busto

Davanti a un pubblico di addetti ai lavori e giornalisti, Munari, Della Casa e Maffioli sottolineano le peculiarità del “sistema cinema”, la rete che comprende il BA Film Festival, l’Istituto cinematografico Michelangelo Antonioni (Icma), le sale di Sguardi d’Essai e la BA Film Commission, presidi che qualificano Busto Arsizio come “città di cinema”, le conferiscono e consolidano una vocazione inaspettata, se si vuole, che Gabriele Tosi, l’inventore del Baff oggi anch’egli presentea Venezia, svelò fin dal 2003, scoprendo un interesse sino a quel momento inusitato per un città dalla solida tradizione industriale.
Scarse le notizie fornite oggi sulla programmazione del 2019, ma è inevitabile alle luce di una manifestazione che si completa soltanto alla vigilia e, di solito, riserva straordinarie sorprese.baff cinema venezia

Cancellate le diffidenze del passato

Certo, Busto Arsizio ha nel tempo accolto con differenti atteggiamenti il Baff; la politica, una certa politica, l’ha spesso giudicato con diffidenza, quasi fosse un di più, un inutile orpello culturale per una città pragmatica e concreta. Ma si sbagliava, tant’è vero che il “battesimo” in Laguna rappresenta la testimonianza di iniziative cinematografiche entrate di diritto nel complesso sistema cinematografico italiano, che generano cultura e si rivelano un volano di natura economica per il territorio che le ospitano.baff cinema venezia

Il sostegno di Palazzo Gilardoni

E se non la politica, l’amministrazione ha fin dall’inizio creduto alla bontà di quanto andava sviluppandosi in città. Se ne fa interprete l’assessore Maffioli quando dichiara: “In tutti questi anni, l’amministrazione ha sostenuto il BA Film Festival, facendolo diventare un patrimonio della città sia per lo spessore culturale, sia per la sua capacità di generare sviluppo e crescita. Il festival, in particolare è patrimonio non solo dei cittadini, ma anche di tantissime associazioni e scuole che fanno rete intorno alla manifestazione e le offrono un valore aggiunto in tema di coinvolgimento, risorse, eventi, collaborazioni, occasioni di incontro. E  tutto ciò non resta confinato in città, ma, partendo dal locale, assume una dimensione che va oltre e ha un respiro nazionale. Il Baff è un festival ‘glocal’ e proprio questa è la sua magia, la sua vocazione, che anche qui a Venezia vogliamo valorizzare e sottolineare”.

La De Piante e Paolo Villaggio

L’incontro in Laguna  è stata infine l’occasione per annunciare le novità della De Piante Editore, casa editrice legata al Baff. Ne hanno parlato Cristina Toffolo De Piante e il giornalista Luigi Mascheroni che, insieme ad Angelo Crespi, ne sono i soci fondatori. La De Piante è specializzata in libri preziosi. In controtendenza rispetto al mercato editoriale, stampa libri da collezione, vere e propri opere d’arte. La sua sede è a Busto Arsizio, e non è un caso. Al Baff rende omaggio organizzando salottii letterari; per la prossima edizione darà alle stampe un volume con inediti di Paolo  Villaggio. “Uno spunto letterario in contiguità al cinema”.

Baff cinema venezia – MALPENSA24