VANZAGHELLO – Non chiude, ma ha cambiato amministratori il gruppo social “Sei di Vanzaghello se…”. Dopo l’annuncio di lunedì 25 ottobre, i fondatori del gruppo, Ferruccio Mainini e Luciana Zara, hanno spiegato ieri, martedì, «con immenso piacere» che il gruppo aperto 7 anni fa «continuerà la sua missione di informazione e aggregazione social per l’intera comunità vanzaghellese, grazie all’eredità raccolta da Linda Brunelli e Mario Geviti. Sono certo – prosegue Mainini – che i nuovi amministratori sapranno portare avanti con entusiasmo e professionalità quanto finora fatto. Raccomando sempre a tutti il rispetto delle regole del gruppo, i commenti pacati e l’educazione nei confronti dei nuovi amministratori ai quali auguro ogni bene e proficua collaborazione con tutti. Io e Luciana rimarremo all’interno del gruppo come semplici utenti, pronti comunque a supportare in caso di bisogno i neo amministratori».
«Commenti aperti a tutti ma senza insulti»
«Cercheremo di svolgere questo compito nel migliore dei modi – esordiscono questi ultimi – grazie a tutti per il sostegno. Le regole del gruppo per il momento rimangono invariate. Ricordiamo che ognuno di noi è libero di commentare i post purché in modo pacifico e senza insulti. Siamo tutti adulti e si può parlare anche pacificamente senza dover insultare il prossimo. Siamo 4.000 menti e bisogna accettare il pensiero altrui anche se non si è d’accordo. Grazie a Ferruccio e Luciana per il lavoro svolto fin ora».
Ai nuovi amministratori di “Sei di Vanzaghello se…” anche gli auguri dell’altro gruppo social locale “Succede a Vanzaghello”: «Ci congratuliamo con i nuovi amministratori – si legge in quest’ultimo – siamo sicuri che collaboreremo con rispetto e soddisfazione reciproci. Buon lavoro per la nostra comunità».
L’ultima polemica sollevata dal “Mantice”
Ad accendere gli animi e le polemiche “da tastiera” ha contribuito, negli ultimi giorni, l’articolo pubblicato sul bollettino parrocchiale “Il Mantice” a favore dei no green pass e in cui si sosteneva l’esistenza di un «autoritarismo sanitario, sociale e politico» fondato sulla «ormai pressoché inesistente pandemia». Sul paese si sono accesi ieri pomeriggio, martedì 26 ottobre, i riflettori della trasmissione televisiva “La vita in diretta” (nella foto in alto) in onda su Ra1, con collegamenti in diretta e interviste registrate ai passanti per raccogliere la loro opinione sull’ennesima polemica innescata dal giornale della parrocchia diretta da don Armando Bosani.
«Troppe polemiche e cattiverie»: chiude gruppo social di Vanzaghello