VARESE – «Se Salvini era intelligente, invece di andare a trovare carcerati e portare panettoni ai clochard, andava a trovare anche Bossi…». La stoccata di Giuseppe Leoni, uno dei fondatori della Lega e primo eletto in parlamento insieme a Umberto Bossi, contro il “Capitano” Matteo Salvini, attuale segretario federale del movimento. «Lo vedrei a palazzo Chigi più come portinaio che come premier. Non lo vuole nessuno, tutti prendono le distanze – l’affondo di Leoni contro il leader della Lega – e poi Salvini presidente del Consiglio sarebbe un disastro per il Paese».
«Salvini? Ha dimenticato il verde “padano”»
Al “Capitano” Giuseppe Leoni non risparmia critiche. In particolare per la svolta sovranista: «Salvini-Meloni? Hanno scambiato il federalismo con il fascismo. Salvini ha avuto una mutazione, non so che dire. È cresciuto con il verde e ora non l’ho mai visto indossare qualcosa di verde. Si mette le mascherine di tutti i colori, ma non ne ho mai vista una verde. Io, invece, ho sempre con me una mascherina verde con il Sole delle Alpi».
«Il Pelè della politica»
«Bossi è il Pelè della politica – afferma Giuseppe Leoni, 73 anni, in un’intervista all’agenzia Adnkronos – alla vigilia di Natale sono andato a casa sua, gli ho portato un panettone. L’ho trovato molto lucido, abbiamo parlato del passato. Noi, del resto, la Lega l’abbiamo fatta…». Davanti al panettone padano, dedicato dallo stesso Leoni ai fondatori della Lega Lombarda, il primo eletto del Carroccio parla di quanto manca oggi il Senatur alla politica: «Si sente la sua mancanza, ma a dir la verità, non è che manca Bossi. Piuttosto, è che a Bossi manca la sua gente, che dovrebbe farsi sentire di più, per quello che lui ha fatto per loro e per il Movimento… Per me l’Umberto è come un fratello maggiore, io penso che uno come lui ne nasca uno ogni duecento anni. Ora, quindi, ci tocca aspettare altri 150 anni…».
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