Il #MeToo di Terziario Donna: “corto” con gli studenti Icma di Busto sulle molestie

Cristina Riganti consegna l'assegno simbolico a Giacomo Cereghini

BUSTO ARSIZIO – Molestie sessuali sui luoghi di lavoro, un tema di grande attualità come dimostra la campagna mondiale #MeToo, che Terziario Donna, l’associazione delle imprenditrici di Confcommercio, vuole affrontare nel segno della prevenzione. Per farlo ha indetto un concorso tra gli studenti dell’Istituto cinematografico Antonioni con cui ha selezionato una sceneggiatura per realizzare un corto che verrà mostrato agli studenti di terza e quarta superiore delle principali città della provincia di Varese in un roadshow di sensibilizzazione e prevenzione sul tema delle molestie che prenderà il via il prossimo 24 novembre.

Il corto

Il cortometraggio si intitola “Le dita” e sarà la trasposizione della sceneggiatura di Giacomo Cereghini, 24 anni, studente originario di Verona che ha appena iniziato il secondo anno di studi all’ICMA e che si è aggiudicato, con l’unanimità della giuria, il concorso. Per realizzare il corto, Terziario Donna ha assegnato a Cereghini una borsa di studio da 1500 euro. La regia sarà affidata a Viola Folador, diplomata all’Antonioni, con una troupe di studenti della scuola di cinema di villa Calcaterra. «Non è un prodotto fine a se stesso – annuncia Cristina Riganti, presidente di Terziario Donna Varese – ma il punto di partenza di un progetto che coinvolgerà le scuole superiori di tutta la provincia».

Il concorso

«Aperto ai nostri studenti di tutti e tre gli anni, è stato vinto da uno del primo anno» fa sapere Marco Crepaldi, amministratore delegato dell’Istituto Antonioni. «Siamo rimasti sorpresi dal fatto che le cinque sceneggiature pervenute fossero tutte state scritte da studenti maschi» ammette Cristina Riganti. Probabilmente perché il «tema delle molestie, che è sentito, ha già fatto il salto generazionale – sottolinea Alessandro Munari, presidente della Fondazione ICMA e avvocato – tra i giovani c’è una consapevolezza che nelle generazioni precedenti mancava».

La giuria

La storia di Giacomo Cereghini, ambientata in ufficio, ha convinto tutti. «Ha vinto all’unanimità» rivela Laura Campiglio, giornalista e scrittrice, componente della giuria insieme, tra gli altri, ai docenti Icma Massimilano Scuriati e Andrea Caccia. «Mi ha colpito la grande sensibilità nel rendere in modo acuto, e con delicatezza, la natura subdola e molto sfumata della molestia sessuale – spiega Campiglio – non sono solo atti eclatanti e lampanti ma molto più spesso una battuta infelice e una pressione psicologica, che portano la vittima ad autocolpevolizzarsi. Ed è bello che ci sia uno sguardo maschile sull’argomento, dato che le molestie non sono tema di genere».

Il roadshow

Ora l’ICMA, con gli studenti, si metteranno al lavoro per realizzare il “corto” vero e proprio, in tempo per l’inizio del “roadshow” di Terziario Donna con gli studenti delle scuole superiori, il 24 novembre al Teatro Condominio di Gallarate. «Volevamo coinvolgere i ragazzi con uno dei nostri progetti fuori dagli schemi – ammette Cristina Riganti – prevediamo cinque appuntamenti con un pubblico di studenti delle classi terze e quarte. L’obiettivo è fare prevenzione, che per noi è importante».

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