Il piano segreto di Antonelli: barattare il bis a Busto per un posto al Senato

busto antonelli fratelli d'italia

BUSTO ARSIZIO – L’anima civica del sindaco Emanuele Antonelli ha i giorni contati. Almeno secondo le indiscrezioni che arrivano da Varese e che fissano per fine mese l’ingresso ufficiale del primo cittadino di Busto tra le fila di Fratelli d’Italia. Il primo e necessario passo per avere in tasca un ticket da spendere in prima battuta sui tavoli politici. C’è chi dice per incassare il secondo mandato, ma anche chi sostiene per tentare il salto in alto. Anzi in lungo, a Roma, e ottenere una candidatura al Senato.

Occhi aperti e orecchie tese

Antonelli in Fratelli d’Italia è un po’ un ritorno a casa. Il sindaco di Busto ha mosso i suoi primi passi politici proprio in Alleanza Nazionale e, anche se con addosso l’abito del civico, non ha mai nascosto di avere il cuore che batte a destra. E “l’acquisto” del sindaco della più importante città della provincia di Varese è certamente un bel colpo. Ma anche un colpo, che mette in allarme più di un esponente del partito della Meloni, che si vedrebbe così piombare in casa un potenziale (e ambizioso) concorrente in caso di elezioni nazionali.

Del resto non sono in pochi, negli ambienti politici del centrodestra, a domandarsi cos’abbia in mente il primo cittadino di Busto. E tra questi c’è anche chi inizia a sostenere che la ricandidatura a sindaco possa essere utilizzata dallo stesso Antonelli per tentare di “volare” a Roma. Fantapolitica? A quanto pare no. Piuttosto ragionamenti che nascono, a quanto si dice anche sulla base di confidenze – che non sono rimaste tali – fatte dallo stesso sindaco a qualche fidato. Il quale però, evidentemente, non si è tenuta la cosa per sé.

L’importanza di avere una casa

L’abito del civico da tempo è diventato stretto al sindaco di Busto. Anzi inutile per una sua eventuale ricandidatura, soprattutto dopo che il primo cittadino si è giocato buona parte dei rapporti politici (non solo a livello locale) con i suoi alleati. La Lega bustocca, infatti, lo sostiene ma l’ha scaricato; in Forza Italia, partito che è stato letteralmente spolpato dalle mosse messe in atto dal sindaco dopo il 7 maggio, può contare solo sull’appoggio di Orazio Tallarida e pochi altri. E persino i civici di Idee in Comune sono oggi piuttosto tiepidi nei suoi confronti.

In questo quadro quindi è diventato fondamentale per la carriera politica di Antonelli trovare casa in un partito. E Fratelli d’Italia è l’approdo più naturale per il sindaco di Busto. Non bisogna, infatti, dimenticare che uno dei suoi più grandi sponsor (politici) fin dalla sua candidatura è stato Checco Lattuada, referente numero uno del circolo dei meloniani in città.

Senatore Antonelli: pensiero stupendo

Da qualche settimana però negli ambienti politici non solo bustocchi ha iniziato a circolare la voce che il sindaco stia meditando di barattare la ricandidatura a Palazzo Gilardoni per un posto (in caso di elezioni) al Senato. Anche perché la strada per il bis da sindaco è lastricata di difficoltà. Tutte interne al centrodestra, dove sarebbero in molti, troppi, a dover ingoiare il rospo, sostenere un candidato non più amato e votarlo turandosi il naso.

Meglio quindi giocare su un altro tavolo. Quello nazionale. Ma anche qui la partita di un’eventuale candidatura non sarà in discesa e soprattutto sarà vincolata al taglio dei parlamentari, che, qualora dovesse passare in seguito al referendum (e prima di elezioni che a oggi non hanno data), potrebbe scompaginare i conti del commercialista. Senza contare che in Fratelli d’Italia il “sorpasso” alle ultime curve del primo cittadino, non verrebbe digerito facilmente. Un passo alla volta quindi. E con grande cautela: la stessa che il sindaco sta utilizzando nel muoversi per capire quale strada imboccare in maniera decisa per non scendere dalla giostra. Se quella per un ritorno a Palazzo Gilardoni oppure per Roma.

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