VARESE – La città giardino non si smentisce, e arricchisce ulteriormente il suo patrimonio verde, piantando un nuovo ginkgo biloba in via Veratti. La piantumazione dell’albero acquistato dal Comune di Varese avverrà il 21 novembre.
Iniziano i lavori per la piantumazione
«Sarà un meraviglioso esemplare di ginkgo biloba di ben 12 metri di altezza e circa 25 anni di età». Con queste parole il vicesindaco di Varese Daniele Zanzi annuncia l’avvio dei lavori per la piantumazione del nuovo albero che sta per arrivare in via Veratti. Questa mattina, martedì 29 settembre, infatti, gli operai hanno iniziato la preparazione della sede dove verrà piantato il nuovo albero, intervento che durerà circa una settimana.
«Siamo anche al lavoro – continua poi l‘assessore all’Ambiente Dino De Simone – per realizzare le opere artistiche e urbanistiche che lo circonderanno. Per questo abbiamo avviato un gruppo di lavoro che coinvolge il vicesindaco, i tecnici dei lavori pubblici, architetti e artisti».
Il ginkgo verrà piantato alla festa dell’albero
Intanto, fino a novembre il ginkgo continuerà a crescere nel vivaio dove è già stato acquistato per fare il suo arrivo a Varese a novembre. La piantumazione avverrà il 21 novembre, in occasione della festa dell’albero, «il periodo più favorevole per svolgere le attività di messa a dimora delle piante», dice Zanzi. Due esemplari di ginkgo sono già presenti a Varese e possono essere ammirati uno al parco di Villa Mirabello e uno vicino al laghetto dei cigni nei Giardini Estensi.
Il piantone del futuro
«Finalmente Varese, la città in un giardino, avrà di nuovo il suo simbolo verde – afferma il vicesindaco Zanzi – questa volta un ginkgo maschio che sarà il nostro piantone del futuro. Sono molto orgoglioso di aver coniugato, con una mia intuizione e simulazione progettuale, una simbolica presenza botanica con una creazione che terrà conto della storia passata del piantone e del ruolo pionieristico giocato da Varese nella sperimentazione e acclimatamento di nuove specie vegetali, una caratteristica questa del nostro ineguagliabile paesaggio».