Il sindaco di Cerro Maggiore: «Comunità sconcertata da ultime notizie di cronaca»

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CERRO MAGGIORE – «Basita e sconcertata»: così si sente la comunità locale a detta di Giuseppina Berra, sindaco di Cerro Maggiore, dopo le notizie di cronaca degli ultimi giorni, a partire dai clamorosi sviluppi delle indagini sulla morte delle sorelle Agrati, nell’aprile del 2015, culminate con l’arresto del loro fratello Giuseppe. «Cerro e Cantalupo – osserva il primo cittadino in una nota divulgata oggi, lunedì 11 novembre – dovrebbero arrivare agli onori della cronaca per le meravigliose iniziative che si susseguono durante l’anno, per il grande lavoro svolto dalle nostre associazioni e per le numerose eccellenze produttive presenti sul territorio». La realtà dei fatti, viceversa, proietta il comune sotto i riflettori della cronaca per ben altri, terribili motivi.

«Vicini al nipote delle sorelle Agrati, nostro ex consigliere»

cerro maggiore sindaco delitto agrati«Siamo addolorati – prosegue il sindaco (nella foto) – per la famiglia Agrati per quanto sta succedendo. Andrea (il nipote che si era opposto all’archiviazione dell’inchiesta) è persona stimata che nel suo passato ha avuto l’occasione di servire il nostro Comune come consigliere comunale. Gli siamo vicini in questo momento e crediamo fortemente nel lavoro della magistratura che sta seguendo l’inchiesta. Alla giustizia ci vogliamo affidare per risolvere velocemente questa tristissima vicenda e soprattutto per dare un leggero sollievo agli affetti di Carla e Maria Agrati. Mi corre ringraziare – conclude Giuseppina Berra – il minuzioso lavoro dei nostri Carabinieri e degli inquirenti che avevano svolto tutti gli accertamenti in modo corretto e accurato, permettendo al nuovo magistrato che sta seguendo l’inchiesta di agire».

Svolta nell’inchiesta dopo un tormentato iter giudiziario

In effetti, l’inchiesta era stata avocata dalla Procura di Milano dopo che il pm di Busto Arsizio, al termine delle indagini, aveva chiesto l’archiviazione. Sulla base dei nuovi accertamenti disposti dai magistrati milanesi, si è arrivati sabato scorso all’arresto del fratello delle vittime con l’accusa di duplice omicidio aggravato dalla premeditazione e incendio.

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