Covid, impennata dei contagi a Legnano. In quarantena o ricoverati in 313

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LEGNANO – Impennata dei contagi da Covid nell’ultima settimana a Legnano. Dal 13 al 19 dicembre in città si sono registrati 231 nuovi casi, quasi il doppio (+91%) rispetto alla settimana precedente, quando erano stati 121. I nuovi casi settimanali per 100.000 abitanti sono ora 381,9, mentre una settimana fa erano 200,1; al 19 dicembre 2020 la stessa quota era del 145,5.

Le persone con Covid ancora in isolamento o ricoverate sono 313, +60 rispetto a una settimana fa. Si tratta di 146 femmine e 167 maschi, così ripartiti per fasce di età: under 19, 72 (+3); tra 19 e 39 anni, 87 (+42); tra 40 e 59 anni, 101 (+15); tra 60 e 79 anni, 46 (=); over 80 anni, 7 (=).

Quattro multe a palestre, bar e negozi

Nella stessa settimana è proseguita l’attività di controllo della Polizia locale per il rispetto delle normative anti Covid. I controlli per il green pass hanno riguardato 366 persone. Delle 5 sanzioni elevate, una riguarda un utente del trasporto pubblico locale, trovato su un autobus sprovvisto di certificato verde, mentre le altre 4 hanno riguardato i titolari o gli esercizi (palestre, locali di intrattenimento e pubblici esercizi) per mancato controllo del green pass o mancata applicazione di tutte le misure anti Covid. Le attività controllate sono state 68 in tutto. La sanzione amministrativa va da 400 a 1.000 euro.

Il personale della Polizia locale è stato impegnato anche nei controlli a domicilio per le persone poste in quarantena senza registrare infrazioni.

Salgono i casi anche nel Legnanese

Anche la comunità di Dairago vive in questi giorni l’incremento dei contagi che da qualche settimana interessa la Lombardia. Ieri, domenica 19 dicembre, risultavano positivi al Covid 39 cittadini, mentre 16 sono definitivamente guariti; venerdì scorso una classe della scuola elementare è stata posta in quarantena. Le fasce di età di appartenenza dei cittadini attualmente positivi sono le seguenti: 0-18 anni, 18; 1945 anni, 11; 46-65 anni, 6; over 65 anni, 4. La situazione aggiornata è dunque la seguente: 706 persone guarite, 12 decedute. Per quanto riguarda la campagna vaccinale, 4.975 persone (pari al 78,53% di tutta la popolazione) hanno ricevuto la seconda dose di vaccino e 1.303 (20,57%) anche la terza. «L’incremento dei casi di positività – raccomanda il sindaco, Paola Rolfi – deve portarci a prestare attenzione e adottare tutte le misure precauzionali anche in questo periodo natalizio».

A Villa Cortese la situazione ad oggi, 20 dicembre è la seguente: 35persone positive, 507 persone guarite dall’inizio dell’emergenza, 19 decedute in totale dall’inizio dell’emergenza. Con riferimento alla campagna di vaccinazione, hanno ricevuto la prima dose in 4.726, la seconda/unica in 5.079 persone e la terza in 1.141.

Nella comunità di San Giorgio su Legnano i contagiati sono 25, con una crescita nell’arco temporale di una settimana: si è passati dai 30 casi del 12 dicembre ai 41 casi di ieri, 19 dicembre. La  scorsa settimana una classe ha dovuto ricorrere alla didattica a distanza. A livello complessivo sono 638 i casi totali. «Dobbiamo riflettere – esorta il sindaco, Walter Cecchin – sul fatto che  dobbiamo continuare a prestare più attenzione e continuare con la campagna di vaccinazione che sicuramente ci sta permettendo di limitare l’occupazione di posti letto negli ospedali e nelle terapie intensive, vero problema di questa epidemia. Ho l’impressione che la situazione sia in continua evoluzione, pertanto credo che a breve la Lombardia potrebbe passare in zona gialla, facciamo tutti più attenzione soprattutto in questo periodo denso di eventi conviviali fra parenti, amici e lavoro».

La situazione a Turbigo

Anche a Turbigo nell’ultima settimana i positivi al Covid sono aumentati nuovamente, passando da 18 a 27 casi. Un cittadino si trova ancora ricoverato in ospedale; inoltre, una classe delle scuole elementari si trova in quarantena. Il sindaco Fabrizio Allevi tiene a precisare che «i casi, seppure in costante aumento, sono relativi ad un numero ristretto di focolai nati all’interno di nuclei famigliari. Non abbassiamo la guardia e manteniamo sempre alta l’attenzione».

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