In barca al Panperduto. Riprende la navigazione attorno alla diga di Somma

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SOMMA LOMBARDO – Si torna finalmente a navigare al Panperduto, con l’imbarcazione “Le due rive” del Consorzio Navigare l’Adda. Dopo le prove generali di domenica scorsa, per tutta l’estate sarà possibile navigare attorno alla diga di Somma Lombardo per conoscere l’importanza storica e ingegneristica dello snodo idraulico, nonché l’importanza ambientale del fiume Ticino e della sua valle.

Il giardino dei Giochi d’acqua

La novità del 2019 è la possibilità per le famiglie e i bambini di giocare ai giardini dei Giochi d’Acqua – che si trova sulla sponda opposta del canale, accanto al museo delle acque italo-svizzere – andandolo a visitare in barca. Nella sezione visite del sito www.panperduto.it si possono trovare le informazioni per prenotare questa opzione oppure la tradizionale visita guidata (Tour completo del Panperduto, Barca + Museo + Guida) della durata di 90 minuti.
Gioiello d’idraulica industriale, il Panperduto rappresenta un grande patrimonio culturale, storico, ambientale del territorio. Durante questo tour in barca sarà possibile visitare tutto il Panperduto, navigare sul fiume Ticino fino allo sbarramento di Porto della Torre, comprendere il sistema idrico della diga e dell’opera di presa del Panperduto, fino al Museo delle Acque Italo Svizzere, dove una grande mappa del territorio illustrerà l’origine, la storia e la complessità strutturale e funzionale del bacino idraulico del Ticino. Durante il tour si visiterà anche il Giardino dei Giochi d’Acqua, la scala di risalita dei pesci e la diga, ritornando a piedi dall’Opera di presa, monumento simbolo del Panperduto. Per maggiori informazioni si può scrivere a visit@panperduto.it oppure telefonare al 3426766047.

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La rinascita del Panperduto

Dall’ansa del Ticino di Somma Lombardo parte un fitto sistema di canali (920 chilometri totali, tra cui i navigli che portano l’acqua a Milano) che irriga oltre 150mila ettari di terreno. In pratica, l’acqua del Ticino prelevata al Panperduto è vitale per il settore agricolo di mezza Lombardia. Ma non solo. Da 4 anni è in funzione la centrale idroelettrica, un’opera da 6 milioni di euro dotata di due gruppi di generatori da circa 700 kilowatt ciascuno, per una potenza nominale dell’impianto pari a circa 1,13 megawatt. La centrale rientra all’interno di un più ampio progetto di ammodernamento del sito che negli ultimi dieci anni, e con oltre 25 milioni di euro di investimento, ha consentito di restaurare e mettere in sicurezza la secolare diga (risale al 1886) che rischiava di crollare, di ripristinare le conche di navigazione (in vista della riapertura dell’idrovia Locarno-Milano-Venezia) nonché di realizzare l’ostello della gioventù e promuovere la valorizzazione turistica del sito.

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