In cammino da Bologna a Firenze: la sfida di un sestese contro le spondiloartriti

SESTO CALENDE – Sarà Giorgio Circosta, un giovane di Sesto Calende a percorrere oltre 120 chilometri da Bologna a Firenze per sensibilizzare il pubblico sul tema delle spondiloartriti, delle patologie reumatiche invalidanti, ma soprattutto per mostrare che la prevenzione e la cura possono davvero migliorare la vita di chi convive con queste malattie.

Da Sesto con tanta grinta

Giorgio Circosta, di Sesto Calende è protagonista di Passi di SAlute, una campagna di sensibilizzazione sulle spondiloartriti, patrologie reumatiche invalidanti. Nonostante la sua spondilite anchilosante, Circosta, partito ieri giovedì 10 giugno da Bologna è pronto ad arrivare a Firenze, il prossimo martedì 14 giugno con uno zaino in spalla, 120 chilometri percorsi in soli 6 giorni e tanta voglia di sollevare l’attenzione su questa patologia e sull’importanza di non sottovalutarne segni e sintomi.

Il percorso diagnostico-terapeutico per chi soffre di spondiloartriti e malattie reumatologiche infiammatorie croniche è molto lungo e complesso tnato che si stima che ci vogliano in media dai 7 agli 8 anni per arrivare a una corretta diagnosi. Inoltre i sintomi che possono trarre in inganno ed essere confusi, per esempio, con un banale mal di schiena.

Passi di SAlute

Per questo è nato “Passi di SAlute”, un progetto di sensibilizzazione sulle spondiloartriti promosso da Novartis, con il patrocinio delle principali Associazioni di pazienti con malattie reumatologiche, per porre maggior attenzione sulla patologia in modo da ridurre i tempi alla diagnosi e limitare le gravi conseguenze che mesi o anni di ritardi possono provocare.

Protagonista del progetto Passi di SAlute è Giorgio Circosta, persona con spondilite anchilosante, una
particolare forma di spondiloartrite, che percorrerà fisicamente e metaforicamente un percorso di oltre 120 chilometri per portare l’attenzione sulla patologia e dimostrare come un corretto percorso diagnostico terapeutico può portare non solo a un miglioramento della qualità di vita, ma permettere anche di compiere grandi imprese come quella di affrontare lunghi cammini con lo zaino sulle spalle ed vere accesso a luoghi meravigliosi custoditi nel cuore del nostro paese.

Via degli dei

La camminata si svolgerà, infatti, lungo la “Via Degli Dei”, un’antica strada militare che collega Bologna a Firenze e che prende il nome da una serie di monti che la caratterizzano: Monte Adone, Monte Venere e Monte Luario (la dea della Luna). Ma sarà anche un cammino metaforico attraverso tutti “i passi” che una persona con spondiloartrite percorre per riuscire a gestire la malattia e raggiungere un adeguato livello di qualità di vita. Una partenza che può rivelarsi difficile e dolorosa nel percepire e riconoscere i primi sintomi, a volte sottovalutati e confusi con altri stati, per procedere con visite specialistiche di diverso genere e arrivare poi a una corretta diagnosi e alla terapia adeguata.

Cosa sono le spondiloartriti

«Le spondiloartriti – dice Massimo Reta, direttore dell’Uoc Medicina Interna ad Indirizzo Reumatologico – sono un gruppo di patologie osteoarticolari infiammatorie croniche caratterizzate da comuni aspetti clinici come la presenza di un’artrite infiammatoria asimmetrica, di un interessamento delle articolazioni sacroiliache, di manifestazioni extra-articolari e di tendini ed entesi. Uno dei sintomi più importanti e distintivi delle spondiloartriti all’esordio è il “mal di schiena” di tipo infiammatorio. I pazienti lamentano dolore, rigidità, affaticamento e una perdita progressiva della mobilità della colonna vertebrale. Inoltre, spesso è presente una patologia extraarticolare come la psoriasi, malattie infiammatorie intestinali, uveiti ed altre. La difficoltà di arrivare ad una diagnosi rappresenta uno dei maggiori ostacoli per i pazienti e, spesso, arriva quando già ci sono danni».

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