INDUNO OLONA – E’ stato condannato a due anni e tre mesi, oltre a 7 mila euro di multa, il 27enne, di Chiavenna, accusato di aver portato GBL, la così detta droga dello stupro a una festa in un’abitazione privata a Induno Olona. La sentenza di primo grado pronunciata nel pomeriggio di oggi, giovedì 20 ottobre dal presidente del collegio giudicante del Tribunale di Varese Andrea Crema.
Porto il kit completo
I fatti risalgono al marzo 2019 e la droga dello stupro era arrivata, stando alle indagini coordinate dal pubblico ministero Lorenzo Dalla Palma, da Chiavenna insieme al 27enne rifornito di tutto: in auto i poliziotti gli troveranno anche preservativi e telefonini, mentre a casa sono “spuntati” altri dieci litri di GBL. Gli agenti ascoltati in aula hanno riferito anche di un messaggio scambiato dall’imputato con il padrone di casa con il primo che rassicurava il secondo: «Porto il kit completo».
Ragazzina in ospedale
Due ragazzine di 17 anni si erano sentite male dopo aver bevuto un cocktail “corretto” stando all’inchiesta. Una delle due era finita in ospedale senza sapere come risvegliandosi dopo ore di stato comatoso. Nel frattempo gli uomini della Volante della Questura hanno trovano la villa privata dove il party fatale era in corso e individuano anche il pusher, denunciandolo.
E’ bastato un sorso
Ed è stata proprio la ragazza a spiegare in aula cosa le era accaduto dopo aver assaggiato un solo sorso del cocktail corretto. Vista appannata, la testa che gira, il controllo che salta sino a farle perdere i sensi. Quando le amiche avevano chiamato soccorsi e polizia l’avevano trovata svenuta in un parcheggio multipiano. Si sarebbe ripresa solo ore dopo. Quando i poliziotti erano arrivati nell’abitazione dove il party era ancora in corso erano presenti 60 tra ragazzi e ragazze (tutti identificati), 10 minorenni, gli altri di età compresa tra i 18 e i 22 anni. L’imputato che ha da subito ammesso le proprie responsabilità ha, nel frattempo, risarcito la vittima. Oggi è arrivata la condanna in primo grado.