Infermiere morto a Legnano, l’accusa: «RSA abbandonate per 40 giorni»

legnano anziani rsa accorsi kcs

LEGNANO – Il sistema sanitario territoriale ha mostrato «grandi limiti» dal momento che ha preso in carico le RSA «dopo quaranta giorni a partire dall’emergenza». Lo ha detto all’ANSA Marco Petrillo, vicedirettore regionale di UNEBA (Unione nazionale istituzioni e iniziative di assistenza sociale) dopo la morte a causa del Coronavirus dell’infermiere tunisino Oualid Ayachi, dipendente della RSA Sant’Erasmo di Legnano, e di un altro dipendente di una casa di riposo in provincia di Pavia. Petrillo, che è anche presidente UNEBA della provincia di Varese dove «su 46 strutture per anziani il 15% è in difficoltà per il contagio accertato di ospiti e dipendenti», ha spiegato come le RSA si siano autonomamente attrezzate per scongiurare i contagi, a partire dal 24 febbraio scorso, ma che quando il virus «è entrato purtroppo nelle case di riposo, sono rimaste sole per quaranta giorni».

Petrillo: «È mancato ogni supporto anche alle RSD»

«Da questa settimana – ha proseguito Petrillo – finalmente ATS ci ha preso in carico, sono stati promessi tamponi e una conference call ogni martedì, ma di fatto la rete territoriale ha dimostrato di non esserci. La prospettiva non è rosea, spiace vedere l’imbarazzo di Regione Lombardia, ma sia le case di riposo che le RSD, dove i disabili adulti forse sono messi anche peggio, devono ricevere il supporto necessario. Si sta azzerando – ha aggiunto – un’intera fascia di età della popolazione e noi non possiamo accettarlo».

Radice: «Una via per tutti gli operatori e volontari»

Per Lorenzo Radice, candidato sindaco per Legnano del centrosinistra, «Oualid è stato e rimarrà un eroe di questo nostro tempo, segnato dalla pandemia. A lui, e a tutti coloro che continuano a curare anziani e ammalati, dobbiamo un grazie infinito. Sarebbe bello – suggerisce Radice – che tutti i candidati si impegnassero affinché il prossimo sindaco dedicasse una via o un altro segno tangibile in città a tutti gli operatori, volontari e vittime che, superando anche barriere e confini di nazionalità, in silenzio, senza clamori, hanno dato tutto se stessi per la nostra comunità».

Buoni spesa, a Legnano già 300 domande

Alle ore 13.00 di oggi, venerdì 3 aprile, ammontavano a 302 le domande presentate dai cittadini al Comune di Legnano per ottenere i buoni spesa previsti dall’ordinanza 658 del Capo dipartimento della Protezione civile. Sono in corso le verifiche sul possesso dei requisiti, sulla correttezza e sulla completezza delle informazioni ricevute. L’invio dei buoni sarà progressivo e i primi saranno inviati a breve. Tutte le informazioni e i moduli per i cittadini che intendono fare richiesta sono disponibili sul sito internet del Comune. Qualora non si disponga di connessione e indirizzo e-mail per inviare le domande, è possibile chiamare lo 0331 472514/03 dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.00, il sabato e la domenica dalle 9.00 alle 13.00.

legnano infermiere morto UNEBA – MALPENSA24