Grande primo tempo, poi l’Inter crolla a Dortmund

Lorenzo Conzatti

L’INTER STUPISCE UN TEMPO E POI CROLLA SOTTO I COLPI DEI TEDESCHI.

Nella sfida della Ruhr si assiste ad uno show spettacolare, che risulta pirotecnico sin dai primi minuti. Nel primo tempo l’Inter disputa un grande match, nel quale riesce a sfruttare i punti deboli della formazione di casa. Nonostante le parate decisive di Samir Handanovic e degli interventi miracolosi della difesa, gli ospiti si mettono in luce per concentrazione, determinazione e freddezza. Il mattatore è ancora una volta Lautaro Martinez. Oltre a segnare un gol memorabile sfruttando una dormita della retroguardia su ripartenza, l’argentino è autore di un’apertura straordinaria che taglia tutto il campo e permette di realizzare la seconda rete. Seppur con qualche rischio, la prima frazione di gioco viene affrontata molto bene dai nerazzurri, che si oppongono alla foga del “Muro Giallo”. Lo stesso non si può dire però dei secondi 45 minuti, dove l’atteggiamento è stato molto più arrendevole e costernato di disattenzioni. Troppa libertà concessa agli avversari, a cui si aggiungono un numero incalcolabile di amnesie nella fase passiva. L’inserimento di Palco Alcacer da parte di Favre’ scombina le carte in tavola. Lo spagnolo probabilmente non brilla, ma mette lo zampino sul secondo gol e crea grattacapi attraverso tocchi e movimenti pericolosi. Sicuramente, la Beneamata ha patito la stanchezza cumulativa di tutti i match disputati con gli stessi uomini, ma l’errore su rimessa laterale di Antonio Candreva lascia un indizio in più. Sembra proprio, che i meneghini soffrano di alcuni crolli psicologici in Champions League, che si manifestano in maniera preoccupante nei secondi tempi di gioco. A questo si somma una sfortuna innegabile, l’esempio lampante è Matteo Politano, che si infortuna dopo un minuto dal suo ingresso in campo. Non si possono ignorare le parole di Antonio Conte nel post-gara. Infatti, la rosa necessita di essere allungata con ricambi di qualità, per consentire quelle rotazioni che sono sacrosante nel dispendioso calcio del tecnico leccese. Tuttavia, la fragilità a livello mentale é un grave problema da risolvere, se si vuole rimanere aggrappati alle ultime speranze di passaggio del girone.

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