L’aumento dell’Irpef scatena i social. Gorini (Lega): «Bravo sindaco, 10+»

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BUSTO ARSIZIO – «Bravo, 10 più. Fai il sindaco, non il commercialista. E consulta la maggioranza prima di dare annunci del genere. Io personalmente sono contrario e spero tutta la Lega, compresi gli assessori». Anche Giuseppe Gorini, ex segretario del Carroccio cittadino, attuale membro del direttivo della Lega bustocca, dopo le pagelle di Malpensa24, dà il voto (evidentemente ironico) al sindaco Emanuele Antonelli. E il suo è uno delle decine di commenti postati in merito all’aumento delle tasse e che nella giornata di oggi, lunedì 21 gennaio, hanno scatenato la piazza virtuale dei social. Dove però non sono mancati cittadini che hanno giustificato la scelta dell’amministrazione comunale.

Sale l’Irpef e la rabbia dei bustocchi

L’aumento dell’Irpef, annunciato venerdì sera dal palco del teatro Sociale dal sindaco Emanuele Antonelli, come «un piccolo sacrificio dei cittadini» e che in un primo momento è passato quasi in sordina, nella giornata di oggi ha monopolizzato l’attenzione sulle pagine dei social. Tantissimi i commenti dei cittadini che non hanno preso per niente bene il previsto ritocco dell’imposta rimasta all’aliquota minima per un decennio e che ora verrà raddoppiata e portata al massimo consentito. Si va dai lapidari e ironici “Grazie sindaco” e “Ottimo”, ai classici in cui si chiede la decurtazione degli emolumenti dei politici. Non mancano poi commenti in cui, a fronte dell’aumento, si chiedono maggiori servizi, sottolineando le cose che non funzionano: buche nelle strade da sistemare, illuminazione pubblica che lascia a desiderare (anche se c’è l’intenzione di rifarla completamente), marciapiedi dissestati, verde pubblico poco curato sia nei parchi sia ai bordi delle strade ovunque in città. Inoltre c’è chi ricorda che “i politici locali (compresa la presente amministrazione) e nazionali che hanno fatto tutta la campagna elettorale dicendo che la priorità sarà la riduzione dell’imposizione fiscale ed impegnandosi ad attuarla. Risultato spese cimiteriali aumentate di 4 volte (potevano essere di più se non fossero intervenuti i comitati di Borsano), rifiuti aumentati e non di poco, addizionale raddoppiata. Ma gli impegni non hanno più nessun valore?”, si chiede il cittadino.

Male necessario e non eccessivo

E’ scontato dire che la scelta di aumentare le tasse è impopolare e genera nella gente rabbia. Soprattutto in questo periodo storico di vacche magrissime. Ma c’è anche chi, pur non essendo felice di dover mettere mano al portafoglio, dà una giustificazione al sindaco: “Secondo lei – dice un utente in risposta a una serie di post d’attacco – come vengono pagati tutti i servizi che il comune offre alla città? Per risolvere problemi e migliorare servizi e il territorio sono necessarie risorse e tempo. Anni e anni di costanti investimenti, nulla si risolve da un giorno all’altro. Inoltre una città è composta da cittadini e ciascuno di noi deve fare il proprio dovere con rispetto, educazione e buon senso”. E chi ricorda che l’aumento c’è ma non per tutti e neppure in maniera indiscriminata.  “La proposta dell’amministrazione è portare la soglia di esenzione da 8.000 a 15.000 euro, cosi da chiedere un esborso minore a coloro che hanno redditi inferiori”.

E infine c’è anche chi posta un giudizio tutto sommato salomonico, ricordando quanto può fare (o magari è costretto a fare) un sindaco e quanto i cittadini per esercitare il proprio diritto: “Pagare più tasse non piace a nessuno ma se il primo cittadino lo chiede e gli è permesso dalla legge attuale, da cittadini bisogna accettarlo. Però da cittadini dovremmo pretendere più sicurezza più pulizia l’ammodernamento delle nostre scuole che cadono a pezzi un’aria più respirabile e molte altre cose. Un sindaco può chiedere più tasse, ma noi alla prossima tornata elettorale se la sua giunta ha fatto male, non verrà più votata. La democrazia è questa”.

Per Brugnone del Pd paga chi già paga

«Alzare le tasse. E’ questo l’unico investimento di cui sembra essere capace questa amministrazione.L’anno scorso i rifiuti, ora l’addizionale Irpef che addirittura raddoppia e passa da 0,4 a 0,8%. Questo vuol dire che Antonelli preleverà dalle tasche dei bustocchi 4 milioni di euro in più, nel solo 2019. E, usando l’irpef, le tasche svuotate saranno quelle di chi già paga le tasse. Pagheranno gli onesti», attacca il consigliere del Pd Massimo Brugnone. Il quale spiega: «Regione Lombardia, guidata dal centrodestra e il governo Lega – 5 stelle hanno diminuito i finanziamenti ai Comuni. Insomma le stesse forze politiche che guidano Busto Arsizio hanno detto ad una città come la nostra: “non ci interessa se il vostro bilancio è in positivo, non ci interessa se già pagate alte tasse allo stato centrale, se volete dei servizi pagateveli da soli. Ci servono i soldi per il reddito di cittadinanza”. Esattamente il contrario di quello che aveva fatto il governo di centro sinistra che ha direttamente investito in città rimettendo a nuovo la stazione FS».

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