Sumirago chiede 5 milioni al bando “Italia Sicura”. Serviranno per scuole e strade

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SUMIRAGO – Un imponente intervento per la messa in sicurezza di poli scolastici, edifici e tratti viabilistici: si tratta di “Italia Sicura”, bando la cui partecipazione dell’amministrazione comunale è stata presentata ieri, martedì 31 luglio, nel consiglio municipale riunito a Villa Molino.

I termini del bando

Nel corso della discussione per il piano triennale delle opere pubbliche 2019-2021 e del programma biennale delle forniture e dei servizi 2019-2020 è stata presentata dall’assessore Giuseppe Pasolini la partecipazione al bando ministeriale che, se avrà buon esito, darà il via a un’imponente operazione da 5 milioni e 225mila euro. La serie di interventi mirerà principalmente alla messa in sicurezza e nello specifico interesserà Villa Molino, il palazzetto dello sport, il polo scolastico, scuola primaria e quella secondaria, un edificio a Menzago, nonchè vari tratti stradali. In tal senso è stata fatta la richiesta per questo finanziamento che sarà totalmente a carico dello Stato. È inoltre stata avviato l’iter per la scelta dei professionisti che dovranno progettare queste opere, la risposta del ministero dovrebbe giungere tra ottobre e novembre.

Le critiche dell’opposizioneitalia sicura sumirago

Sul punto Mauro Croci, il sindaco, ha espresso il proprio rammarico per la mancata raggiungimento dell’unanimità: «Peccato per l’astensione della Lega, è un’occasione unica e irripetibile per Sumirago, dove da sette anni non si compivano operazioni di questa portata». Nell’opposizione si è registrata l’assenza di Luca Bidoglio. Marilena Cunati, esponente del Carroccio, ha invece dichiarato:«Condividiamo il progetto ma non alcune modalità». Ma quali siano queste modalità, Cunati non l’ha specificato. La Lega, che in seguito ha votato contro il Documento Unico di Programmazione, ha inoltre avanzato critiche riguardo a vari punti del Dup, in particolare i costi relativi ai ricorsi al Tar, e all’aumento delle tariffe relative all’assistenza domiciliare. Nel primo caso, Croci ha precisato che non si tratta di spese certe, bensì di risorse posizionate per affrontare le procedure. Nel secondo ha invece rilevato che ne stanno già usufruendo quattro persone, ed è inoltre al vaglio l’uscita del bando relativo, che richiede un carico minimo di tempo per riproporne uno con un quantitativo di ore non vincolato. Si è associata Fernanda Pozzi, assessore alle Politiche Sociali e Educative, osservando come non vi siano cooperative con prestazioni a importi inferiori rispetto a quelli offerti a Sumirago, e che comunque a riguardo il criterio di riferimento è il reddito attestato dall’Isee.

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