La nuova illuminazione di JeragOrago tra mezze verità e due anni di ritardo

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Rispondiamo serenamente al Sindaco Emilio Aliverti, dopo il suo intervento trionfante sul tema del nuovo impianto pubblico di illuminazione che vedrà la luce dopo oltre 2 anni di ritardo, a causa della ennesima partita gestita male dal duo Ginelli-Aliverti.

Notiamo come al “duo” piaccia molto raccontare i “presunti” grandi successi, ma notiamo anche come essi tacciano sempre i dettagli e le magagne che accompagnano la loro azione politica, e tendano spesso a confondere le idee ai cittadini raccontando mezze verità.

Dopo la sparata a mezzo stampa di Ferragosto 2018, in cui il Sindaco Aliverti pubblicizzava la nuova illuminazione a led “a costo zero per il Comune”, finalmente ora lo stesso Sindaco Aliverti dice la verità ai cittadini di Jerago con Orago, ossia che il Comune dovrà pagare 115mila euro annui per 20 anni alla società che ha vinto il bando, per un totale di 2,3 milioni di euro Più IVA.

Ricordiamo che il progetto andato a gara è un affidamento in concessione mediante project financing, o meglio un finanziamento di progetto con diritto di prelazione, proposto a suo tempo dalla società GEI (Gestione Energetica Impianti S.p.A.), che ha poi conferito il ramo d’azienda riguardante la pubblica illuminazione alla società SIMET S.r.l.

Non conosciamo ancora i dettagli della gara vinta, ma il nuovo gestore SIMET – come da attese – ha offerto un costo annuale inferiore di soli mille euro annui rispetto a quanto proposto in fase di progetto da GEI/SIMET stessa: non sappiamo quante altre aziende abbiano partecipato alla gara, ma supponiamo nessuna visto il così misero ribasso rispetto alla cifra iniziale di 116 mila euro annui.

Il Gruppo Gente di Jerago con Orago rimane profondamente convinto che sarebbe stato meglio andare a gara con Il progetto elaborato da ENEL SOLE, non perché la società ci sia particolarmente cara, come sostiene il nostro Sindaco di Comunione e Liberazione, ma perché avendo gestito da decenni gli impianti di Jerago con Orago avrebbe potuto riqualificare l’illuminazione pubblica con un investimento di soli 300mila euro e avrebbe richiesto al Comune un canone annuo di 96mila euro per quindici anni, per un totale di 1.452.000 euro, contro i 2.300.000 euro chiesti da SIMET (868mila euro in più). Inoltre, la concessione di 15 anni proposta da ENEL SOLE avrebbe permesso la rinegoziazione del prezzo 5 anni prima con ulteriori possibili risparmi. Con tutti questi risparmi il Comune avrebbe potuto realizzare numerosi semafori, passaggi pedonali illuminati e molte altre opere pregevoli, con altre gare ad hoc.

Ci spiace deludere il “Principe reggente Aliverti” e “Re Ginelli”, Sindaco di fatto del nostro Comune: noi non abbiamo subito nessuna sconfitta ideologica, chi è stato sconfitto per l’ennesima volta sono i cittadini di Jerago con Orago che con le loro tasse dovranno pagare 20mila euro all’anno in più per 20 anni, per far fronte a scelte politiche approssimative e utili solo al mantenimento del consenso elettorale di una parte di cittadini. E proprio il caso di dirlo: “È tutto sbagliato!” … e i cittadini pian piano se ne stanno accorgendo.

Capiamo lo stato d’animo di Ginelli-Aliverti: dopo parecchi anni in cui sono stati liberi di agire senza contradditorio, si sono ritrovati una opposizione seria che sta applicando il doveroso controllo politico amministrativo sugli atti amministrativi.

Salvatore Marino
(Fratelli d’Italia – capogruppo di Gente di Jerago con Orago)

Jerago Orago, la luce a Led in fondo all’iter della gara dell’illuminazione pubblica

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