Finale Juve-Napoli: bianconeri favoriti, ma Gattuso può fare lo sgambetto

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Juve favorita, ma occhio a Gattuso. Si gioca oggi la finale di Coppa Italia tra Juve e Napoli. Mille motivi di discussione e un trofeo importante in palio per dare già oggi un senso diverso alla stagione delle due squadre.

Juve favorita con il “nuovo” Sarri

La squadra di Sarri è ampiamente favorita e assegnarle per pronostico la Coppa è esercizio fin troppo scontato. La Juve ha Ronaldo che difficilmente sbaglia una finale. Quando la partita conta, CR7 ha sempre risposto presente con prestazioni di livello e gol. E poi c’è Sarri che ha già perso la Supercoppa Italiana, ma che al Chelsea aveva portato a casa l’Europa League. Sarri dal gioco scintillante a pragmatico conquistatore di titoli. Da esteta a concreto allenatore che legittimamente rivendica la storia delle proprie conquiste nelle serie minori. L’ex Masaniello di Napoli, mai dimenticato in città per la sua capacità di produrre calcio ipnotico ad alto coefficiente di spettacolarità. Mai tanto odiato, calcisticamente parlando, da una tifoseria che aveva apprezzato anche il suo senso di appartenenza, quella capacità di fare propria la battaglia della gente di Napoli. Un amore tradito con la fuga in Inghilterra. Eppure il suo calcio, mai più replicato né al Chelsea né alla Juve, produceva senso di impotenza negli avversari e grandezza e orgoglio nei napoletani che a un certo punto sognarono concretamente la vittoria dello scudetto. Ora Sarri è un tecnico diverso: punta a vincere il suo primo titolo in bianconero. Lo farà da favoritissimo: dovesse vincere sarebbe del tutto scontato, non dovesse farcela, beh allora, si aprirebbero nuove crepe nel rapporto con la società di appartenenza.

Napoli: il peggior avversario possibile

Se c’è una squadra che può mettere in crisi la Juve di Sarri è proprio il Napoli di Gattuso. L’allenatore napoletano si esalta contro gli avversari più forti: si gasa quando c’è da trincerarsi lasciando il pallino del gioco agli avversari. Quando la battaglia è difensiva, la sua organizzazione si esalta ai massimi livelli e i pericoli, per gli avversari, si moltiplicano in maniera esponenziale. Per Gattuso queste sono le partite più esaltanti. Lo ha dimostrato anche a Napoli contro il Barcellona. Lo ha dimostrato contro la stessa Juve in campionato e contro l’Inter nel doppio turno di Coppa Italia. Quando c’è da serrare i ranghi, giocando sugli avversari il Napoli è avversario temibilissimo. Tutti dietro la linea della palla e poi ripartenze potenti con runner lanciati a massima velocità in contropiede. Il Napoli potrebbe pagare anche la fatica accumulata nella gara tiratissima con l’Inter giocata il giorno dopo la Juve e dunque con 24 ore in meno di recupero. Un aspetto che potrebbe pensare sulle gambe a maggior ragione dopo i tre mesi di stop forzato per il covid. Ma la partita è già scritta: Juve al cauto arrembaggio e Napoli in contropiede pronto a punzecchiare. Occhio a Gattuso e alla sua voglia di portare a casa il suo primo trofeo da allenatore.

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