La Aviometal di Arsago celebra i suoi primi 70 anni a Volandia. Dove tutto iniziò

MALPENSA – A Volandia la festa per il settantesimo anniversario dalla fondazione di Aviometal Spa, azienda di Arsago Seprio specializzata nella commercializzazione di semilavorati in alluminio e metalli non ferrosi per l’industria aeronautica ma ormai anche per molti altri comparti (automotive, difesa, elettronica, meccanica, costruzioni ferroviarie, cantieristica, carpenteria). Location non casuale, non solo perché Aviometal opera nel settore aeronautico, ma soprattutto perché proprio i capannoni dell’ex Caproni, oggi riconvertiti a Museo del Volo, ospitarono nel 1952 l’allora startup avviata da Giuseppe Monti, per servire l’industria simbolo della “Provincia con le ali”. «Un traguardo importante – lo definisce Federico Monti, terza generazione in azienda – più di un semplice compleanno». A condurre le danze dell’evento a Volandia, di fronte a 200 invitati, ci ha pensato la verve di Germano Lanzoni, il notissimo volto del “Milanese Imbruttito” nonché speaker del Milan neo-campione d’Italia.

“Mes que un club”

«Più di una squadra»: l’ha definita il presidente Marco Monti, per tutti “il dottor Monti”, figlio del fondatore, riprendendo il celebre motto del Barcellona FC (“Mes que un club”). E la grande famiglia di Aviometal si è ritrovata per festeggiare proprio dove tutto era iniziato, negli ex capannoni dismessi delle Officine Caproni che nel 1952 Giuseppe Monti, il fondatore, scelse per insediare la sua azienda. Una storia che il figlio Marco Monti, attuale presidente, ha raccontato di fronte ai 200 invitati alla festa, affiancato dal figlio Federico, terza generazione che sta portando avanti l’attività di famiglia. Oggi Aviometal ha sede ad Arsago Seprio e conta su un team di 54 dipendenti. Con un fatturato (realizzato per la quasi totalità sul mercato interno italiano) in crescita: dai 42 milioni di euro dello scorso anno, si viaggia già per superare i 50 milioni e per il futuro si punta ai 60, anche per effetto del caro-materie prime che ha fatto schizzare i prezzi nel settore. La speranza è che l’instabilità causata dalla guerra possa cessare al più presto: «Siamo come un centro servizi, se il Pil cresce vuol dire che i nostri clienti lavorano, e noi cresciamo con loro» sottolinea Marco Monti. «Insieme siamo pronti alle sfide del futuro» guarda con fiducia ai prossimi 70 anni l’erede Federico Monti.

La festa

Tavoli denominati in base ai codici delle leghe di alluminio, i dipendenti più fedeli (da più di 20, 25 e 30 anni in azienda) chiamati sul palco nello stesso modo con cui Germano Lanzoni, speaker di San Siro, incita alla folla i giocatori del Milan quando fanno gol, e premiati con una targa. Al tavolo d’onore sedevano tre sindaci, Fabio Montagnoli di Arsago Seprio, Davide Tamborini di Mornago (dove Aviometal ha una sede distaccata per la lavorazione dei metalli) e Andrea Cassani di Gallarate, la città in cui la famiglia Monti risiede. Presenti anche Daniela Mainini, presidente del Centro studi Grande Milano, e Cinzia Vezzosi, vicepresidente di Assofermet, oltre al senatore Giuseppe Leoni, presidente dell’Aero Club d’Italia. Protagonisti della serata anche i club sportivi che Aviometal sostiene come sponsor: la Pallamano Cassano di serie A1 maschile, la Cardano Skating Inline di pattinaggio e la scuderia SDM Racing di motocross che milita nel campionato MX2, oltre alla UYBA Volley di serie A1 di pallavolo femminile. Segno di un «radicamento sul territorio» che l’azienda della famiglia Monti ha a cuore e rivendica con orgoglio. Anche per i prossimi 70 anni.

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