La balera abbandonata di Cardano rischia di crollare in strada

cardano crollo via porraneo

CARDANO AL CAMPO – Il rischio che in via Porraneo a Cardano possa ripetersi il dramma vissuto ad Albizzate è concreto e il sindaco Maurizio Colombo lo scrive nero su bianco nell’ordinanza attraverso cui ordina alla proprietà del civico 24 di intervenire immediatamente per mettere in sicurezza l’immobile. La pericolosità, sostiene, è «dovuta a eventuali crolli non prevedibili, sia del fabbricato principale verso l’area interna privata ma accessibile da via Repubblica», ma soprattutto «verso la strada pubblica di via Porraneo», sia per quanto riguarda sia il fabbricato che il muro di recinzione lesionato. Si tratta di una vecchia balera, conosciuta dai cardanesi nel Dopoguerra come il “San Pedar”. Il locale venne poi trasformato in abitazione fino agli Anni Ottanta, quando venne abbandonato. Tornò  al centro delle cronache esattamente dieci anni fa quando venne occupata e trasformata per dieci giorni – prima dello sgombero – nel centro sociale Edera.

Rischio crollo

Dai sopralluoghi effettuati dalla polizia locale subito dopo Ferragosto è emersa una copiosa perdita d’acqua. Ma non solo. Tutto l’immobile è in stato di degrado, con evidenti problemi di tipo strutturale. Preoccupano in particolare le distaccate del muro di cinta su via Porraneo. «Il fabbricato – si legge nell’ordinanza – versa in condizioni di degrado, già desumibili dalla perizia statica del 2012 nell’ambito del procedimento di ristrutturazione edilizia dell’immobile, i cui lavori sono stati sospesi a fronte delle precarie condizione di sicurezza.  Successivamente non sono stati effettuati interventi significativi di manutenzione, dunque verosimilmente lo stato di degrado dell’immobile si è aggravato anche per il decorso del tempo». Ma non è tutto. La recente perdita d’acqua potrebbe aver intaccato ulteriormente le strutture di sostegno e di fondazione del fabbricato. Che sorge su una via secondaria ma molto trafficata, poco distante dalla piazza centrale della città e a due passi da una scuola materna.

 Sicurezza immediata

Con il documento firmato quattro giorni fa il primo cittadino ordina ai proprietari l’immediata attuazione di interventi volti ad impedire l’accesso a tutta l’area, nonché di presentare, entro 15 giorni dalla notifica, una idonea perizia statica del fabbricato e una relazione sulle condizioni di stabilità geologiche e geotecniche del terreno a firma di un tecnico abilitato. «Le perizie – sottolinea Colombo – dovranno determinare gli interventi necessari per il ripristino delle condizioni di sicurezza e di stabilità, sia del fabbricato che del versante collinare».

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