LEGNANO – Un imprenditore che ha saputo superare la sfida della terza generazione nell’azienda di famiglia e ben presente sulla scena legnanese, non solo in ambito economico. È Giuseppe Scarpa (nella foto), al quale domani, sabato 8 febbraio, alle ore 20.00 a Villa Jucker sarà consegnata la Tessera d’oro 2019 della Famiglia Legnanese, il riconoscimento annuale destinato a persone, aziende o enti che si sono distinti sul territorio in campo economico, sociale o culturale. Nato a Busto Arsizio nel 1965 ma da sempre residente a Legnano, Scarpa è entrato ventenne nell’azienda di famiglia, la storica ditta legnanese produttrice di valvole e guidavalvole per motori “Scarpa & Colombo” fondata nel 1923. Quando negli anni Novanta il mercato di questi prodotti è diventato globale, si è dedicato a internazionalizzare l’azienda, fondando la Freccia International per la commercializzazione di parti di ricambio motore e trasmissione e realizzando una joint venture con un importante gruppo estero.
Ex presidente di Confindustria A. M., guida azienda divenuta globale
Oggi la ditta gestita da Giuseppe Scarpa e dalla cugina Albertina, e che vede già presente anche la quarta generazione Scarpa, esporta il 70% del proprio fatturato e il marchio Freccia, che punta sulla qualità per battere la concorrenza dei Paesi di più recente industrializzazione, è presente su tutti i mercati mondiali. Alla conduzione aziendale, Scarpa affianca una non meno impegnativa attività associativa in ambito industriale, che lo ha portato a ricoprire gli incarichi di presidente di Confindustria Alto Milanese nel quadriennio 2015/2019 e, attualmente, di rappresentante del territorio nel Consiglio generale di Confindustria. È inoltre presente in altri enti e ambiti nella comunità del territorio, fra cui il Palio legnanese che lo ha visto capitano vincente della contrada San Magno nel 1999. Fra i motivi che hanno portato il presidente della Famiglia Legnanese, e tutto il Consiglio, ad assegnargli la Tessera d’Oro, «la sua consapevolezza dell’importanza che riveste l’azienda di famiglia nel tessuto socio-economico del territorio e di quanto sia motivante la sfida nel continuare a mantenere solida tale realtà imprenditoriale».